Lavoro citato e precedentemente pubblicato dall'autore è stato sostenuto da una sovvenzione dal National Institute of Mental Health (MH088480). L'autore vorrei ringraziare il suo ex mentore, il Dr. James O'Donnell per il suo sostegno in tale progetto. Questa pubblicazione è sostenuta da una sovvenzione del National Institute of Health (T32 DA007135).

tutte le procedure eseguite qui sono stati sottoposti a e approvato da Animal Care e utilizzare Comitato e sono stati condotti seguendo linee guida NIH.
 1. selezione degli oggetti e messa a punto sperimentale <ol><li>selezionare gli oggetti che sono abbastanza differenti da essere facilmente discriminati dai topi, ma hanno un simile grado di complessità (struttura, forma, campitura di colore e luminosità, ecc.) al fine di minimizzare qualsiasi potenziale indotto preferenza di oggetto che può influenzare i risultati (Vedi Ennaceur 2010 per una descrizione completa dell'oggetto scelta 7).
	<ol><li>Test per preferenza innata e discriminazione (vedere i passaggi 2 &#38; 3).</li>
		<li>Gli oggetti di uso del mouse di dimensioni medie o solo leggermente più grande per incoraggiare l'esplorazione ( Figura 1). Per ridurre la preferenza indotta, garantire che i topi sono in grado di salire su entrambi gli oggetti o nessuno dei due oggetti, anche se la capacità di arrampicarsi su un oggetto può aumentare l'interesse per l'esplorazione (tempo trascorso seduto solo su un oggetto non viene conteggiato verso il tempo di esplorazione).</li>
		<li>Avere almeno 2 copie di ogni oggetto. Tuttavia, per ridurre al minimo possibili spunti di odore durante il test, avere almeno 3 di ogni oggetto, duplicati per formazione e uno per il test.</li>
		<li>Utilizzare oggetti in materiale non-fragile, come perdita di un oggetto causa di danni durante la sperimentazione potrebbero interferire con la continuità di test e potenzialmente causare danni o lesioni agli animali.</li>
		<li>Pulire accuratamente gli oggetti prima e tra uso (70% vol/vol di etanolo è appropriato).</li>
	</ol></li> <li>Per ridurre al minimo lo stress di illuminazione luminosa, utilizzare illuminazione diffusa, bassa, con il centro del labirinto illuminato circa 20 lux. Utilizzare una temperatura e l'umidità simile a condizioni abitative regolari. Se topi vengono spostati da una camera di alloggiamento in un'altra camera per l'esperimento, acclimatare topi in loro nuova camera per almeno 1 h prima dell'uso ogni giorno.</li>
	<li>Maniglia topi ben prima dell'allenamento. Perché il test si basa sulla tendenza naturale dei roditori per esplorare novità, ridurre qualsiasi stress o ansia da manipolazione che può interferire con il loro desiderio di esplorare l'arena e, successivamente, gli oggetti. Idealmente, gestire topi 1 - 2 volte al giorno per almeno 1 min, 1 o 2 settimane prima della prova 15 , 29.</li>
	<li>Per l'arena principale, utilizzare una camera quadrata (circa 40 x 40 cm x 40 cm) effettuata in bianco o nero, plastica non porosa, in contrasto con il colore del mouse. In alternativa, utilizzare un rotondo arena ed. in particolare, quando si utilizzano topi ansiosi che possono sedersi negli angoli di un quadrato arena, un'arena circolare può essere preferibile per incoraggiare il comportamento esplorativo 18 , 30.
	<ol><li>Il giorno di allenamento, posto 2 oggetti identici sulla diagonale (cioè uno nell'angolo NW e uno nell'angolo SE). Se gli oggetti sono troppo leggeri e possono essere spostati con il mouse, fissarli al pavimento. Rimovibile mastice opere di montaggio ben.</li>
		<li>Giorno di test, utilizzare la copia di 3 rd di ogni oggetto per inserire un oggetto familiare e un oggetto romanzo sulla stessa diagonale come la giornata di formazione ( Figura 2).</li>
		<li>Controbilanciare l'uso di ogni set di oggetti in modo che ogni oggetto è usato ugualmente come un oggetto familiare e come oggetto romanzo. Inoltre, controbilanciare la posizione dell'oggetto romanzo a ciascuno dei 4 angoli dell'arena. Assicuratevi di annotare quale diagonale viene utilizzato per quale animale affinché la diagonale utilizzata il giorno di allenamento è lo stesso di quello utilizzato sulla giornata di test, per ogni mouse.</li>
		<li>Pulire accuratamente l'apparecchio e gli oggetti da rimuovere spunti odore prima e tra uso (70% vol/vol di etanolo è appropriato).</li>
	</ol></li> <li>Posizionare la fotocamera direttamente overhead dell'apparato per visione ottimale di esplorazione. Utilizzare solo software con rilevamento del punto del naso per analisi accurate. Se utilizza un software, catturare un'immagine di sfondo con gli oggetti nel posto prima di iniziare. Nel software, impostare l'area di esplorazione per essere circa 2-3 cm intorno all'oggetto.</li>
	<li>Per ridurre l'interferenza di sperimentatore, registrare la versione di prova e il punteggio e più tardi. Cieco il marcatore delle condizioni sperimentali. Se manualmente segnando durante l'esperimento, verificare che lo sperimentatore è più di 1 metro dall'arena e non è visibile al mouse. 
	Nota: Qualsiasi momento il mouse passa seduto sull'oggetto senza attivi vibrisse spazzare o sniffing non conta come tempo di esplorazione.</li>
	Esplorazione di <li>definire come quando il mouse &#39; s rumore è puntato verso l'oggetto e circa 2-3 cm dell'oggetto, con attivi vibrisse spazzare o lo sniffing. Non contano ogni volta che si siede sull'oggetto senza indicazione di esplorazione attiva.</li>
</ol> 2. Necessari esperimenti pilota <ol><li>Testing per preferenza indotta <ol><li>per assuefazione, rimuovere il mouse dalla sua gabbia a casa e collocarlo al centro dell'arena aperta. Consentire il mouse per esplorare liberamente per 5 min.</li>
		<li>Su Training Day (T1), posto 2 oggetti diversi in quadranti opposti del apparato, (cioè, NW e SE angoli). Rimuovere il mouse dalla sua gabbia a casa e collocarlo al centro dell'arena aperta. Consentire l'esplorazione libera per 10 min.</li>
		<li>Calcolare l'indice di discriminazione. Se non c'è nessuna preferenza indotta, l'indice di discriminazione deve essere uguale o vicino a zero. Tutti gli oggetti che mostrano la preferenza non devono essere utilizzati per ORT.</li>
	</ol></li> <li>Test per la capacità di discriminazione <ol><li>per assuefazione, rimuovere il mouse dalla sua gabbia casa e collocarlo al centro dell'arena aperta. Consentire il mouse per esplorare liberamente per 5 min.</li>
		<li>Sulla sessione di allenamento (T1), posto 2 oggetti identici nei quadranti opposti. Posizionare il mouse al centro dell'arena e consentire il mouse per esplorare per 10 min.</li>
		<li>Su test sessione (T2), posto uno dell'oggetto utilizzato durante T1 e un oggetto romanzo nei quadranti opposti (cioè, NW e SE angoli). Sessanta minuti dopo T1, posizionare il mouse al centro dell'arena e consentire la libera esplorazione per 10 min.</li>
		<li>Calcolare l'indice di discriminazione. A un intervallo di ritenzione di 60 min, l'indice di discriminazione deve superare 0,25.</li>
	</ol></li></ol> 3. Procedura sperimentale <ol><li>assuefazione <ol><li>rimuovere il mouse dalla sua gabbia a casa e collocarlo al centro dell'arena aperta, vuota. Consentire la libera esplorazione dell'arena per 5 min. Una volta che la gabbia a casa è vuota, è possibile salvarlo per uso come una gabbia di detenzione il giorno successivo.</li>
		<li>Alla fine di 5 min, rimuovere il mouse e mettere in una gabbia di detenzione. Non restituire il mouse alla sua gabbia originale, o questo può influenzare il comportamento dei topi restanti da sottoporre a.</li>
		<li>Pulire accuratamente l'apparecchio tra topi utilizzando etanolo al 70% vol/vol. 
		Nota: Durante l'assuefazione, comportamento del tipo di ansia può essere valutato calcolando il tempo trascorso nel centro (vedere Prut &#38; Belzung 2003 31). Si tratta di una metrica utile quando si considera la lunghezza del tempo per T1. Superiori topi di ansia possono richiedere una sessione di 10 minuti per raggiungere il criterio minimo esplorazione.</li>
	</ol></li> <li>Training (T1) <ol><li>posizionare due oggetti identici nei quadranti opposti dell'arena (cioè, angolo nord-est e angolo SW).</li>
		<li>24 h dopo l'assuefazione, rimuovere il mouse dalla sua gabbia a casa e collocarlo al centro dell'arena, equidistante dagli oggetti identici 2.</li>
		<li>Consenti esplorazione libera per un minimo di 5 min. Se si utilizza un ceppo di topi che sono noti per avere bassa attività dell'apparato locomotore o esplorazione, (cioè, maggior parte dei topi non si raggiunge un minimo di 20 esplorazione di s di entrambi gli oggetti di 5 min, come osservato in esperimenti pilota o la letteratura), estendere la prova a 10 min per tutti i mic e nella coorte.</li>
		<li>Alla fine della prova, rimuovere il mouse e posizionare nella gabbia della holding. Una volta che la gabbia a casa è vuota, è possibile salvarlo per uso come la gabbia di detenzione sulla prova giorno.</li>
		<li>Pulire accuratamente l'apparecchio e oggetti tra topi utilizzando etanolo al 70% vol/vol.</li>
	</ol></li> <li>Testing (T2) <ol><li>inserire un oggetto utilizzato durante T1 (cioè, l'oggetto familiare) e un romanzo oggetto nei quadranti opposti dell'arena. Utilizzare le stesse posizioni come usato durante T1 per ogni mouse.</li>
		<li>Presso il T1 a T2 intervallo di scelta, rimuovere il mouse dalla sua gabbia casa e posizionarlo nell'arena centro, equidistante da oggetto familiare e il romanzo. 
		Nota: Un intervallo di ritenzione di 24h, maggior parte dei topi non sarà in grado di discriminare tra l'oggetto familiare e romanzo (solitamente -0,2 &#60; d2 &#60; 0,2, rispetto ad un positivo controllo 32). Se il test per gli effetti nootropic, utilizzare questo punto di tempo per sondare per miglioramento della memoria. Per sondare per i deficit di memoria, utilizzare un intervallo più breve di ritenzione di ovunque tra 20 min a 4 ore, a seconda del ceppo di mouse.</li>
		<li>Consenti esplorazione libera per 10 min. Alla fine della prova, rimuovere il mouse e posizionare nella gabbia detenzione.</li>
	</ol></li> <li>Sia per T1 che per T2, Punteggio ottenuto i primi 5 min. Se il mouse non soddisfa il tempo minimo di esplorazione di 20 s per entrambi gli oggetti, continuare segnando passato 5 min fino a quando l'esplorazione totale supera 20 s.</li>
</ol> 4. Analisi dei dati <ol><li>Criteri di esclusione <ol><li>durante entrambi training (T1) e test (T2), calcolare il tempo di esplorazione totale per entrambi gli oggetti per ogni sessione (e1 ed e2). Maggior parte dei mouse dovrebbe raggiungere una minima esplorazione totale per entrambi gli oggetti di 20 s da 5 min.</li>
		<li>Tempo estendere T1 e T2 per 10 min per ceppi di topi che hanno basso esplorazione e non soddisfano questo criterio minimo di 5 min, come osservato durante i test pilota.</li>
		<li>Punteggio ottenuto comportamento per 5 minuti o oltre 5 min fino a raggiungere il criterio minimo di 20 s.</li>
		<li>Se i topi non si raggiungono un minimo di 20 s di esplorazione per entrambi gli oggetti per T1 o T2 a 10 min, escludere dall'analisi, come non può essere confermata hanno trascorso abbastanza tempo ad esplorare per imparare/discriminare.</li>
	</ol></li> <li>Vs assoluta relativa analisi Nota: formule diverse per l'analisi e la loro relazione reciproca possono essere visto nella tabella 1.
	E1 <ol><li>Calcola il tempo totale esplorazione durante l'allenamento di 2 oggetti identici, dove a1 e a2 sono gli oggetti identici quanto. 
		e1 = a1 + a2</li>
		E2 <li>Calcola il tempo totale esplorazione durante il test per l'oggetto familiare (a) e il romanzo di oggetti (b). 
		e2 = a + b</li>
		Oggetto <li>d1 calcola semplicemente come il tempo trascorso ad esplorare il romanzo meno tempo trascorso ad esplorare l'oggetto familiare. La misura assoluta di discriminazione (d1) non tiene conto delle differenze nel tempo di esplorazione tra topi o trattamento gruppi, anche se in determinate circostanze, può essere una misura più sensibile 2. 
		d1 = b-a</li>
		<li>Calcolare d2 come il tempo trascorso ad esplorare il romanzo oggetto meno il tempo trascorso ad esplorare l'oggetto familiare diviso per tempo di esplorazione totale. La misura più comunemente usata è un valore di discriminazione relativa spesso indicato come l'indice di discriminazione (d2), che non è influenzata da differenze nei tempi di esplorazione. Ciò significa che tutti i valori cadono tra -1 e + 1. 
		d2 = d1/e2</li>
		<li>In alternativa, calcolare il riconoscimento o preferenza indice (d3) 3. Questo è il tempo trascorso ad esplorare l'oggetto romanzo diviso il tempo totale. Ciò significa che tutti i valori cadrà tra 0 e 1. Spesso è moltiplicato per 100 e utilizzato come valore percentuale. 
		d3 = b/e2 * 100</li>
	</ol></li> <li>Analisi statistica <ol><li>utilizzando i valori di discriminazione medio per ogni gruppo, determinare le prestazioni della memoria usando il One-way ANOVA. Per ulteriori analisi, fare paragoni bidirezionale post hoc, con i gruppi di controllo positivo/negativo e la condizione del veicolo trattati vs.</li>
	</ol>
	</li>
</ol>

<ol>
	<li>Ennaceur, A., Meliani, K. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=A+new+one-trial+test+for+neurobiological+studies+of+memory+in+rats+III.+Spatial+vs.+non-spatial+working+memory.">A new one-trial test for neurobiological studies of memory in rats III. Spatial vs. non-spatial working memory.</a> Behav. Brain Res. 51 (1), 83-92 (1988).</li><li>Akkerman, S., et al. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=Object+recognition+testing:+methodological+considerations+on+exploration+and+discrimination+measures.">Object recognition testing: methodological considerations on exploration and discrimination measures.</a> Behav. 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F., Psychobiologie, E. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=The+open+field+as+a+paradigm+to+measure+the+effects+of+drugs+on+anxiety-like+behaviors+a+review.">The open field as a paradigm to measure the effects of drugs on anxiety-like behaviors a review.</a> Eur. J. Pharmacol. 463, 3-33 (2003).</li><li>Akkerman, S., Prickaerts, J., Steinbusch, H. W. M., Blokland, A. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=Object+recognition+testing:+statistical+considerations.">Object recognition testing: statistical considerations.</a> Behav. Brain Res. 232 (2), 317-322 (2012).</li><li>Balderas, I., Rodriguez-Ortiz, C. J., Bermudez-Rattoni, F. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=Retrieval+and+reconsolidation+of+object+recognition+memory+are+independent+processes+in+the+perirhinal+cortex.">Retrieval and reconsolidation of object recognition memory are independent processes in the perirhinal cortex.</a> Neuroscience. 253, 398-405 (2013).</li><li>de curtis, M., Pare, D. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=The+rhinal+cortices:+a+wall+of+inhibition+between+the+neocortex+and+the+hippocampus.">The rhinal cortices: a wall of inhibition between the neocortex and the hippocampus.</a> Prog. Neurobiol. 74 (2), 101-110 (2004).</li><li>Brown, M. W., Barker, G. R. I., Aggleton, J. P., Warburton, E. 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A. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=The+anatomy,+physiology+and+functions+of+the+perirhinal+cortex.">The anatomy, physiology and functions of the perirhinal cortex.</a> Curr. Opin. Neurobiol. 6, 179-186 (1996).</li><li>Wan, H., Aggleton, J. P., Brown, M. W. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=Different+contributions+of+the+hippocampus+and+perirhinal+cortex+to+recognition+memory.">Different contributions of the hippocampus and perirhinal cortex to recognition memory.</a> J. Neurosci. 19 (3), 1142-1148 (1999).</li><li>Warburton, E. C., Brown, M. W. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=Findings+from+animals+concerning+when+interactions+between+perirhinal+cortex,+hippocampus+and+medial+prefrontal+cortex+are+necessary+for+recognition+memory.">Findings from animals concerning when interactions between perirhinal cortex, hippocampus and medial prefrontal cortex are necessary for recognition memory.</a> Neuropsychologia. 48 (8), 2262-2272 (2010).</li></ol>

L'autore non ha nulla di divulgare.

L'ORT è un metodo flessibile ed efficiente per studiare l'apprendimento e la memoria nei topi. Quando si configura un esperimento, è importante prendere in considerazione una serie di variabili che possono influenzare il risultato. Come discusso nei risultati rappresentativi, lo sforzo del mouse interesserà entrambi intervallo di tempo e ritenzione di esplorazione. Una diminuzione nel tempo di esplorazione può inclinare o maschera si traduce in una discriminazione assoluto analisi2,3,5,30,32. Alcuni ceppi di topi possono avere valori più bassi di discriminazione a intervalli più brevi di conservazione, ad esempio 1 o 4 h, che potrebbe mascherare i risultati se cercando di danno di memoria. In alternativa, alcuni ceppi possono avere valori di alta discriminazione a intervalli più lunghi di conservazione, come ad esempio h 24, che può mascherare gli effetti di memoria valorizzazione4,5,30. Oltre alle differenze di ceppo, altri fattori biologici sono importanti da considerare, tra cui età, sesso e Stati di malattia (vedi riferimenti per ulteriori letture20,21,22,23 ,24). Di conseguenza, l'intervallo di mantenimento deve essere considerato con attenzione, e un'analisi di tempo-corso è probabilmente necessario per determinare l'intervallo più appropriato. Infine, è anche importante valutare attentamente gli oggetti utilizzati nel test7. Dovrebbero essere pre-testati per escludere qualsiasi preferenza di oggetto e sempre utilizzati in modo bilanciato per ridurre al minimo qualsiasi preferenza oggetto indotto.
Mentre l'ORT è abbastanza semplice e veloce da usare, ha i limiti. Perché c'è solo un allenamento, non è possibile analizzare le potenziali differenze nel tasso di apprendimento. Tuttavia, perché formazione e ricordo sono solo una sessione ogni, consente per lo studio delle singole fasi di apprendimento e memoria, come il consolidamento o il richiamo. Inoltre, le dimensioni di gruppo necessari per raggiungere il significato statistico con adeguato potere tende ad essere abbastanza alta (spesso 15-20 topi/gruppo) e spesso, 2 o più topi devono escludersi dovuta alla mancanza di adeguata esplorazione durante T1, T2 o entrambi. Tuttavia, il tempo necessario per implementare il test è abbastanza breve rispetto ad altri test di memoria, che consente maggiore velocità effettiva complessiva. In termini di neurobiologia che sottende ORT, a differenza di alcuni altri test di memoria, che può essere chiaramente attribuito alla regione di un cervello, ORT sembra fare uso di alcune regioni del cervello e sistemi di neurotrasmettitori, tra cui l'ippocampo e peririnale regioni16,17,33,34,35,36,37,38,39. Questo lo rende potenzialmente difficili da interpretare, in termini di neurobiologia sottostante, ma offre anche una zona ricca di ricerca per ulteriore comprensione.
Durante l'esecuzione di ORT, possono sorgere alcuni problemi, ad esempio una mancanza di esplorazione tra alcuni ceppi o coorti di topi, una preferenza innata oggetto conseguente prestazioni distorta, o una mancanza di effetto a causa di un punto di tempo impropriamente scelto. Pertanto, è molto importante eseguire esperimenti pilota per identificare e correggere eventuali problemi. Alcuni ceppi di topi hanno livelli elevati innati di ansia, che potrebbe potenzialmente avere un impatto attività locomotrice e/o tempo di esplorazione. Aumentando il numero delle esposizioni o durata dell'esposizione all'arena prima dell'allenamento può aiutare più basso ansia e incoraggiare l'esplorazione30. Per un'assuefazione più a lungo, aumentare l'esplorazione per due volte al giorno per 5 min ogni ora (intervallo di 6 h) per 3 giorni. Se i topi sono non raggiungono il criterio minimo di 10 min, ancora una volta, topi potrebbero essere in ansiosi, in quale caso assuefazione tempo e/o manipolazione dovrebbe essere aumentato per tutti i topi. Altre cause di ansia possono essere da un fattore di stress in camera custodia o nella sala sperimentale che dovrebbe essere affrontata (rumore, odori, temperatura, illuminazione, ecc.). Se lo stress e l'ansia sono escluso, topi semplicemente potrebbero non essere interessati agli oggetti scelti, in cui devono essere utilizzati casi nuovi oggetti. Nel valutare il danno di memoria, se i topi di controllo non sono discriminante tra gli oggetti ad intervalli prefissati, scegliere un intervallo più breve di ritenzione. Nel valutare il miglioramento della memoria, se i topi di controllo sono discriminante tra oggetti, scegliere un intervallo di conservazione più lungo. Se utilizza agenti farmacologici con nessun effetto, un corso a tempo può essere utilizzato per determinare se è efficace in una fase diversa dell'apprendimento (ad esempio, acquisizione, consolidamento presto o tardivo o il richiamo).
L'importanza dell'esecuzione di esperimenti pilota non può essere sopra dichiarato. Disegno sperimentale improprio può portare a risultati falsi positivi o falsi negativi. Se i topi hanno una preferenza indotta per un oggetto specifico, ciò si tradurrà nei topi di trascorrere più tempo a quell'oggetto comodo, completamente alterando il paradigma e impedendo l'espressione di apprendimento o di memoria. Inoltre, alcuni ceppi di ratti o topi con determinate mutazioni genetiche possono aver compromesso le capacità visive, che potrebbero potenzialmente influenzare la capacità di discriminazione, indipendente da qualsiasi cambiamenti conoscitivi. Pertanto, i topi devono essere testati in un punto temporale a breve termine (cioè, 1 h o meno), al punto che la loro capacità cognitive consentirebbe discriminazione.
Una modifica comune per l'ORT è utilizzare una posizione romanzo, piuttosto che un nuovo oggetto. Ciò consente la valutazione di più memoria spazialmente dipendente. Durante T2, invece di sostituire un oggetto familiare con un nuovo oggetto, spostare uno degli oggetti familiari in una nuova posizione all'interno dell'arena. Questo richiede l'aggiunta di indizi spaziali intorno all'arena. Forme semplici, grande o modelli (ad esempio, 8 "x 12" bianco foglio di carta con 4" strisce nere spesse; 8" x 12" bianco foglio di carta con il cerchio grande, nero) devono essere utilizzati. Se possibile, utilizzare tende a circondare il labirinto. Tende minimizzano spunti camera esterna che potrebbero cambiare nel corso dell'esperimento e consentono il posizionamento coerenza, replicabile di stecche di labirinto. L'installazione e l'analisi restanti è simile. Tutte le equazioni per l'analisi possono rimanere la stessa, sottotitolazioni in tempo trascorso presso la nuova posizione per il tempo trascorso presso l'oggetto romanzo. Simile all'ORT, un aumento del tempo trascorso presso l'oggetto nella nuova posizione relativa all'oggetto nella stessa posizione è un'indicazione di memoria.
È importante notare che i sistemi di software attualmente disponibile potrebbero non essere ideali per l'esplorazione di punteggio. In primo luogo, essi richiedono 3-punto di rilevamento (naso, corpo e coda) al fine di identificare correttamente quando il naso è vicino all'oggetto, e non tutti i pacchetti software vengono con 3 punti di rilevamento. In secondo luogo, i topioccasionalmente si siedono su o vicino all'oggetto senza esplorare attivamente l'oggetto (come notato da mancanza di vibrisse spazzare), e il software non è in grado di rendere tali discriminazioni. Pertanto, si consiglia di registrare i video e li hanno avuto un punteggio di mano di uno sperimentatore accecato in un secondo momento.
Le applicazioni future di ORT sono abbastanza visibili. C'è ampia possibilità di sezionare le cascate molecolari e/o circuiti neurali coinvolti nelle diverse fasi di apprendimento e memoria (ad esempio, acquisizione, consolidamento precoce e tardivo). E ' utilizzabile anche come schermo per le droghe di nootropic potenziale, o quando alla ricerca di trattamenti per patologie neurodegenerative. Può anche essere utile nell'identificare il ruolo delle varie mutazioni genetiche sull'apprendimento e memoria. A causa della sua relativa facilità d'uso, mancanza di condizioni di stress per i topi e dosaggio piuttosto breve lunghezza, può essere un primo passo robusto nell'identificare cambiamenti conoscitivi o un primario strumento di analisi. Nel complesso, le sue potenziali applicazioni sono numerose.

Il test di riconoscimento di oggetto (ORT), anche conosciuto come il test di riconoscimento oggetto romanzo (NOR), è un mezzo relativamente veloce ed efficiente per il testing di diverse fasi di apprendimento e memoria in topi. Fu originariamente descritto da Ennaceur e Delacour nel 1988 e utilizzato principalmente in ratti1; Tuttavia, da allora, è stato adattato con successo per uso in topi2,3,4,5,6,7. Il test si basa su da un minimo di tre sessioni: sessione di una assuefazione, un allenamento e test di una sessione. Formazione comporta semplicemente l'esplorazione visiva di due oggetti identici, mentre la sessione di test consiste nel sostituire uno degli oggetti precedentemente esplorati con un oggetto romanzo. Perché roditori hanno un'innata preferenza per novità, un roditore che ricorda l'oggetto familiare permetterà di trascorrere più tempo esplorando il romanzo oggetto7,8,9.
Il vantaggio principale di ORT su altri test di memoria roditore è che si basa sulla propensione naturale dei roditori per esplorare novità8. Di conseguenza, non c'è nessuna necessità di numerose sessioni di formazione o di qualsiasi rinforzo positivo o negativo per motivare il comportamento. Ciò significa che l'ORT è molto meno stressante rispetto altri test10,11,12,13,14,15e richiede significativamente meno tempo per l'esecuzione di altri comunemente utilizzati memoria test, come il labirinto di Morris acqua o labirinto di Barnes, che entrambi possa richiedere fino a una settimana o più. Di conseguenza, le condizioni di ORT maggiormente assomigliano a quelle utilizzate per studiare la cognizione umana, aumentando la validità ecologica della prova sopra molti altri test di memoria del roditore. Allo stesso modo, perché ORT è un compito semplice richiamo visivo, è stato adattato con successo per l'utilizzo in numerose specie, tra cui gli esseri umani e primati non umani, per valutare diversi aspetti inter-specie di memoria dichiarativa 2,16 ,17. Infine, l'ORT può essere facilmente modificata per esaminare le diverse fasi di apprendimento e memoria (cioè, acquisizione, consolidamento o richiamo), per valutare diversi tipi di memoria (ad es., memoria spaziale), o per valutare la conservazione diversi intervalli (cioè, memoria a lungo termine vs a breve termine).
La versatilità di ORT fornisce una piattaforma per applicazioni di ricerca innumerevoli. Gli studi possono fare uso di agenti farmacologici per disturbare o migliorare la memoria. Variando il tempo di somministrazione del farmaco prima o dopo l'allenamento o prima del test può alludere a neurali sottostanti meccanismi che inducono interrotto o enhanced memoria6,18,19, 20. in un modo simile, optogenetica tecnologia può essere usato anche questi stesso vari intervalli di tempo a guardare l'attivazione/inibizione neurale che contribuisce alle diverse fasi di apprendimento e memoria. L'ORT è anche appropriato per valutare le differenze negli animali transgenici, in studi di lesione, o nei modelli neurodegenerative o nell'invecchiamento studi21,22,23,24, 25 , 26 , 27 , 28. il tempo tra allenamento e test, conosciuto come l'intervallo di mantenimento, può essere modificato per valutare una di queste modifiche sul breve e lungo termine memoria26. In definitiva, l'ORT può essere utilizzato come strumento per studiare i cambiamenti farmacologici, genetici e neurologici per apprendimento e memoria, o questi strumenti possono essere utilizzati per studiare la base di apprendimento e memoria in ORT.

<table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" width="805">
	<tbody>
		<tr height="84">
			<td height="84" style="height:84px;width:216px;">Open Field Box</td>
			<td style="width:71px;">Panlab/Harvard Apparatus</td>
			<td style="width:119px;">LE800SC</td>
			<td style="width:399px;">Available in grey, white, or black</td>
		</tr>
		<tr height="42">
			<td height="42" style="height:42px;width:216px;">ANY-maze</td>
			<td style="width:71px;">Stoelting Co.</td>
			<td style="width:119px;">60000</td>
			<td style="width:399px;">Behavior tracking system</td>
		</tr>
		<tr height="21">
			<td height="21" style="height:21px;width:216px;">EthoVisionXT 12</td>
			<td style="width:71px;">Noldus</td>
			<td style="width:119px;"></td>
			<td style="width:399px;">Behavior tracking system; requires 3 point tracking</td>
		</tr>
		<tr height="42">
			<td height="42" style="height:42px;width:216px;">Video Camera</td>
			<td style="width:71px;">Any</td>
			<td style="width:119px;"></td>
			<td style="width:399px;">Video camera should be mounted directly overhead of the apparatus</td>
		</tr>
		<tr height="63">
			<td height="63" style="height:63px;width:216px;">70% Ethanol&#160;</td>
			<td style="width:71px;">Fisher Scientific</td>
			<td style="width:119px;">BP2818-4</td>
			<td style="width:399px;">Prior to starting testing and in between trials, each object should be carefully cleaned. The floor and walls of the apparatus should also be cleaned.&#160;</td>
		</tr>
	</tbody>
</table>

novel object recognition test for the investigation of learning and memory in mice

Il test di riconoscimento di oggetto (ORT) è un'analisi del comportamento comunemente utilizzata per l'indagine sui vari aspetti dell'apprendimento e della memoria nei topi. L'ORT è abbastanza semplice e può essere completato in 3 giorni: giorno di assuefazione, giornata di formazione e giornata di test. Durante l'allenamento, il mouse è permesso di esplorare 2 oggetti identici. Il giorno del test, uno degli oggetti formazione viene sostituito con un nuovo oggetto. Perché i topi hanno un'innata preferenza per la novità, se riconosce il mouse l'oggetto familiare, che trascorrerà la maggior parte del suo tempo presso l'oggetto romanzo. A causa di questa preferenza innata, non c'è nessuna necessità di rinforzo positivo o negativo o lungo i programmi di allenamento. Inoltre, l'ORT può essere modificato anche per numerose applicazioni. L'intervallo di mantenimento può essere accorciato per esaminare la memoria a breve termine, o allungato per sondare la memoria a lungo termine. Intervento farmacologico può essere utilizzato alle varie volte prima dell'allenamento, dopo l'allenamento, o prima del richiamo per indagare le diverse fasi di apprendimento (cioè, acquisizione, presto o tardivo consolidamento o richiamo). Nel complesso, l'ORT è un test relativamente basso-stress ed efficiente per la memoria nei topi ed è adatto per la rilevazione dei cambiamenti neuropsicologiche seguito manipolazioni farmacologiche, biologiche o genetiche.

Un setup sperimentale generale per l'ORT è illustrato nella Figura 2. Il assuefazione topi giorno (T0) sono collocati nell'arena vuota per 5 min, venti-quattro ore più tardi, i topi sono collocati indietro nella camera con 2 oggetti identici e ha permesso di esplorare liberamente per fino a 10 min (T1). Sulla prova giorno (T2), i topi vengono nuovamente inseriti nell'arena, ma con un oggetto familiare e un oggetto romanzo e ha permesso di esplorare per fino a 10 min. L'intervallo di mantenimento, il tempo tra T1 e T2, può essere modificato, a seconda gli obiettivi finali dell'esperimento. Nei dati rappresentativi, poiché gli inibitori sono previste per migliorare la memoria, i topi sono testati 24h dopo T1, un tempo nel quale veicolo topi trattati non dovrebbero mostrare alcuna discriminazione.
Inibitori della fosfodiesterasi 2 sono stati indicati per migliorare l'apprendimento e memoria in ORT. Rispetto al veicolo, la somministrazione di inibitori di PDE2 Bay 60-7550 o ND7001 migliorato significativamente la memoria in maniera dose-dipendente, quando somministrato 30 minuti prima dell'allenamento (T1)6 (figure 3a e 3b). Quando somministrato a intervalli di tempo diversi rispetto al training e il testing, l'inibitore di PDE2 Bay 60-7550 migliora significativamente la memoria quando somministrato 30 minuti prima dell'allenamento, subito dopo l'allenamento e 30 min prima del richiamo (figure 4a e 4b ). Ciò suggerisce che l'inibizione di PDE2 migliora la memoria durante acquisizione o primi meccanismi di consolidamento e di richiamo6. I topi utilizzati in questo esperimento erano topi ICR maschii esperimento ingenuo, 6-8 settimane di età.
Quando si considera la progettazione dell'esperimento, ci sono una serie di fattori che devono essere considerati. Il ceppo del mouse possa influenzare notevolmente il tempo di esplorazione e l'intervallo di mantenimento per discriminazione oggetto positivo. Sık e colleghi hanno analizzato una serie di ceppi comunemente usati, tra cui C57BL, Swiss, BALB/c e topi 129/Sv30. Hanno mostrato che c'è una differenza significativa nel tempo esplorativo totale tra i ceppi, con Swiss e Balb/c avendo il più alto momento esplorativo e C57BL e 129/sv con il più basso tempo esplorativo. Questo problema riguarda il valore assoluto di discriminazione (d1). Inoltre, l'intervallo di ritenzione Mostra una diminuzione significativa nel corso del tempo, con 129/Sv topi con il più basso valore di d2 di quattro ceppi a 1 h (Figura 5). Per il ceppo 129/Sv, potrebbe essere a causa del loro basso livello di esplorazione e non necessariamente la loro mancanza di riconoscimento. Si noti che in questo studio, i ricercatori hanno usato un più breve T1 e T2 (3 min a prova), che ha provocato solo due dei quattro ceppi raggiungendo il tempo minimo di 20 s di esplorazione ha suggerito qui. Questo criterio minimo è spesso considerato l'importo minimo di tempo necessario per imparare ed esplorare oggetti4. Lo studio citato qui di seguito viene illustrato l'importanza di avere un simile criterio minimo.
<img alt="Figure 1" class="xfigimg" src="/files/ftp_upload/55718/55718fig1.jpg"> 
Figura 1: campione di oggetti per l'uso in ORT. Gli oggetti utilizzati in Lueptow et al sono abbastanza semplici, ma hanno qualche distinzione dispone di6. Tutti gli articoli sono leggermente più grandi di un topo normale e si possono facilmente salire su. Visualizzati da sinistra a destra è un bicchiere da degustazione birra a testa in giù, un blocco di costruzione giocattolo con nastro per texture, un impacco di ghiaccio e un blocchetto di costruzione del giocattolo con allegato un occhio sporgente. Gli oggetti sono stati bloccati al pavimento con stucco di montaggio amovibile, così come non per spostare o suggerimento durante l'esplorazione. <a href="https://ecsource-jove-com.remotexs.ntu.edu.sg/files/ftp_upload/55718/55718fig1large.jpg" target="_blank">Clicca qui per visualizzare una versione più grande di questa figura.</a>
<img alt="Figure 2" class="xfigimg" src="/files/ftp_upload/55718/55718fig2.jpg"> 
Figura 2: messa a punto sperimentale per l'ORT. L'ORT avviene in 3 giorni. Il primo giorno è assuefazione (T0), in cui è consentito un mouse per esplorare il campo aperto per minimo 5 giorno 2 è addestramento (T1), in cui il mouse ha permesso di esplorare l'arena con 2 oggetti identici disposto lungo la diagonale. Test (T2) avviene a 24 h dopo T1 (questo intervallo di ritenzione può essere fatto più o meno lungo, a seconda delle condizioni sperimentali). Topi sono autorizzati a esplorare l'arena con uno degli oggetti familiari e un oggetto romanzo, collocato lungo la diagonale. <a href="https://ecsource-jove-com.remotexs.ntu.edu.sg/files/ftp_upload/55718/55718fig2large.jpg" target="_blank">Clicca qui per visualizzare una versione più grande di questa figura.</a>
<img alt="Figure 3" class="xfigimg" src="/files/ftp_upload/55718/55718fig3.jpg"> 
Figura 3: aumento Dose-dipendente della memoria in ORT. (un) Baia 607550 e (b) ND7001, quando somministrato 30 minuti prima dell'allenamento, ha migliorato la memoria in un modo dipendente dalla dose quando somministrato, come visto da un aumento dell'indice di discriminazione (d2). Barre rappresentano mezzi ± s.e.m.; n = 10-18 per ogni gruppo. p = 0.05, * p &#60; 0.05, * * p &#60; 0,01, * * * p &#60; 0.001 rispetto al veicolo. Questa figura è stata copiata da Lueptow et al., 20166 con gentile concessione da Springer Science and Business Media. <a href="https://ecsource-jove-com.remotexs.ntu.edu.sg/files/ftp_upload/55718/55718fig3large.jpg" target="_blank">Clicca qui per visualizzare una versione più grande di questa figura.</a>
<img alt="Figure 4" class="xfigimg" src="/files/ftp_upload/55718/55718fig4.jpg"> 
Figura 4: inibizione di PDE2 durante l'acquisizione, consolidamento precoce o richiamo hanno migliorato significativamente memoria in ORT. (un) 607550 Bay (3 mg/kg) ha migliorato significativamente la memoria quando somministrato 30 minuti prima dell'allenamento (acquisizione). (b) 607550 Bay (3 mg/kg) dato immediatamente dopo l'allenamento (consolidamento) o 30 min prima del test (richiamo) significativamente migliorato la memoria, come si è visto da un aumento dell'indice di discriminazione (d2). Barre rappresentano la media ± s.e.m.; n = 10-18 per ogni gruppo. * p &#60; 0.05, * * p &#60; 0,01, * * * p &#60; 0.001 rispetto al veicolo. Questa figura è stata copiata da Lueptow et al., 20166 con gentile concessione da Springer Science and Business Media. <a href="https://ecsource-jove-com.remotexs.ntu.edu.sg/files/ftp_upload/55718/55718fig4large.jpg" target="_blank">Clicca qui per visualizzare una versione più grande di questa figura.</a>
<img alt=" alt=""></img alt=">Figura 5"class ="xfigimg"src="/files/ftp_upload/55718/55718fig5.jpg "/ > 
Figura 5: ceppo dipendente differenze in memoria tra gli intervalli di ritenzione. Le prestazioni di C57BL, Swiss, BALB/c e 129/Sv topi sull'indice di discriminazione relativa (d2) in un compito di riconoscimento di oggetto diversi ritardi. Tutti i ceppi discriminati tra gli oggetti in base all'intervallo 1-h, ma non in base all'intervallo 4 e 24 h. I valori rappresentano la media (±S.E.M.). Area tra le linee tratteggiate indica lo s.e.m.-gamma del gruppo virtuale (significa: 0, s.e.m.: 0.06). Questa figura è stata copiata da Şık et al. 2003,30 , con gentile concessione da Elsevier.
<table border="1" fo:keep-together.within-page="1" fo:keep-with-next.within-page="always">
	<tbody>
		<tr>
			<td>Esplorazione</td>
			<td>Discriminazione</td>
		</tr>
		<tr>
			<td>E1 = a1 + a2</td>
			<td>D1 = b - a</td>
		</tr>
		<tr>
			<td>E2 = a + b</td>
			<td>d2 = d1/e2</td>
		</tr>
		<tr>
			<td></td>
			<td>D3 = b/e2 * 100</td>
		</tr>
	</tbody>
</table>
Tabella 1: Formula per l'analisi dei dati in ORT. E1 è il momento di esplorazione totale durante l'allenamento. a1 e a2 è il tempo a ogni oggetto identico durante T1. e2 è la volta di esplorazione totale durante i test, dove a è l'oggetto familiare e b è l'oggetto di romanzo.

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Novel Object Recognition Test for the Investigation of Learning and Memory in Mice

Il test di riconoscimento di oggetto (ORT) è un'analisi semplice ed efficace per valutare l'apprendimento e la memoria nei topi. La metodologia è descritta di seguito.

Test di riconoscimento di oggetto romanzo per l'indagine di apprendimento e memoria in topi

The object recognition test (ORT) is a commonly used behavioral assay for the investigation of various aspects of learning and memory in mice. The ORT is ...

novel-object-recognition-test-for-investigation-learning-memory

Nanyang Technological University

Research

JoVE Journal

Behavior

71.7K Views.  Icahn School of Medicine at Mount Sinai. Il test di riconoscimento di oggetto (ORT) è un'analisi semplice ed efficace per valutare l'apprendimento e la memoria nei topi. La metodologia è descritta di seguito.

Video: Novel Object Recognition Test for the Investigation of Learning and Memory in Mice

The Successive Alleys Test of Anxiety in Mice and Rats

The plus-maze was derived from the early work of Montgomery. He observed that rats tended to avoid the open arms of a maze, preferring the enclosed ones. Handley, Mithani and File et al. performed the first studies on the plus-maze design we use today, and in 1987 Lister published a design for use with mice. 
Time spent on, and entries into, the open arms are an index of anxiety; the lower these indices, the more anxious the mouse is. Alternatively, a mouse that spends most of its time in the closed arms is classed as anxious. 
One of the problems of the plus-maze is that, while time spent on, and entries into, the open arms is a fairly unambiguous measure of anxiety, time in the central area is more difficult to interpret, although time spent here has been classified as &#x201C;decision making&#x201D;. In many tests central area time is a considerable part of the total test time.
Shepherd et al. produced an ingenious design to eliminate the central area, which they called the &#x201C;zero maze&#x201D;. However, although used by several groups, it has never been as widely adopted as the plus-maze. 
In the present article I describe a modification of the plus-maze design that not only eliminates the central area but also incorporates elements from other anxiety tests, such as the light-dark box and emergence tests. It is a linear series of four alleys, each having increasing anxiogenic properties. It has given similar results to the plus-maze in general. Although it may not be more sensitive than the plus-maze (more data is needed before a firm conclusion can be reached on this point), it provides a useful confirmation of plus-maze results which would be useful when, for example, only a single example of a mutant mouse was available, as, for example, in ENU-based mutagenesis programs.

The plus-maze measures anxiety-like behaviour in rodents. There are two opposite closed and two opposite open arms; anxious rodents avoid the open arms. The central area is neither completely open nor closed, so time spent here is ambiguous and difficult to interpret. Here a modification of the plus-maze protocol eliminating this area is described.

Le successive Vicoli test di ansia nei topi e nei ratti

The plus-maze was derived from the early work of Montgomery. He observed that rats tended to avoid the open arms of a maze, preferring the enclosed ones.  ...

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Comportamento

The Double-H Maze: A Robust Behavioral Test for Learning and Memory in Rodents

Spatial cognition research in rodents typically employs the use of maze tasks, whose attributes vary from one maze to the next. These tasks vary by their behavioral flexibility and required memory duration, the number of goals and pathways, and also the overall task complexity. A confounding feature in many of these tasks is the lack of control over the strategy employed by the rodents to reach the goal, e.g., allocentric (declarative-like) or egocentric (procedural) based strategies. The double-H maze is a novel water-escape memory task that addresses this issue, by allowing the experimenter to direct the type of strategy learned during the training period. The double-H maze is a transparent device, which consists of a central alleyway with three arms protruding on both sides, along with an escape platform submerged at the extremity of one of these arms.
Rats can be trained using an allocentric strategy by alternating the start position in the maze in an unpredictable manner (see protocol 1; &#167;4.7), thus requiring them to learn the location of the platform based on the available allothetic cues. Alternatively, an egocentric learning strategy (protocol 2; &#167;4.8) can be employed by releasing the rats from the same position during each trial, until they learn the procedural pattern required to reach the goal. This task has been proven to allow for the formation of stable memory traces.
Memory can be probed following the training period in a misleading probe trial, in which the starting position for the rats alternates. Following an egocentric learning paradigm, rats typically resort to an allocentric-based strategy, but only when their initial view on the extra-maze cues differs markedly from their original position. This task is ideally suited to explore the effects of drugs/perturbations on allocentric/egocentric memory performance, as well as the interactions between these two memory systems.

The goal of this protocol is to investigate spatial cognition in rodents. The double-H water maze is a novel test, which is particularly useful to elucidate the different components of learning, consolidation and memory, as well as the interplay of memory systems.

The Double-H labirinto: una prova comportamentale robusto per l&#39;apprendimento e la memoria nei roditori

Spatial cognition research in rodents typically employs the use of maze tasks, whose attributes vary from one maze to the next. These tasks vary by their ...

Morris Water Maze Test: Optimization for Mouse Strain and Testing Environment

The Morris water maze (MWM) is a commonly used task to assess hippocampal-dependent spatial learning and memory in transgenic mouse models of disease, including neurocognitive disorders such as Alzheimer&#8217;s disease. However, the background strain of the mouse model used can have a substantial effect on the observed behavioral phenotype, with some strains exhibiting superior learning ability relative to others. To ensure differences between transgene negative and transgene positive mice can be detected, identification of a training procedure sensitive to the background strain is essential. Failure to tailor the MWM protocol to the background strain of the mouse model may lead to under- or over- training, thereby masking group differences in probe trials. Here, a MWM protocol tailored for use with the F1 FVB/N x 129S6 background is described. This is a frequently used background strain to study the age-dependent effects of mutant P301L tau (rTg(TauP301L)4510 mice) on the memory deficits associated with Alzheimer&#8217;s disease. Also described is a strategy to re-optimize, as dictated by the particular testing environment utilized.

This manuscript describes a Morris water maze (MWM) protocol tailored for use with a commonly used mouse model of Alzheimer's disease. The MWM is widely used in transgenic mouse models. Implementation of a procedure sensitive to the background strain of the mouse model is essential for detecting group differences.

Morris water maze Test: Ottimizzazione per ceppo di topi e Ambiente di prova

 The Morris water maze (MWM) is a commonly used task to assess hippocampal-dependent spatial learning and memory in transgenic mouse models of disease, ...

Novel Object Exploration as a Potential Assay for Higher Order Repetitive Behaviors in Mice

Restricted, repetitive behaviors (RRBs) are a core feature of autism spectrum disorder (ASD) and disrupt the lives of affected individuals. RRBs are commonly split into lower-order and higher-order components, with lower order RRBs consisting of motor stereotypies and higher order RRBs consisting of perseverative and sequencing behaviors. Higher order RRBs are challenging to model in mice. Current assays for RRBs in mice focus primarily on the lower order components, making basic biomedical research into potential treatments or interventions for higher-order RRBs difficult. Here we describe a new assay, novel object exploration. This assay uses a basic open-field arena with four novel objects placed around the perimeter. The test mouse is allowed to freely explore the arena and the order in which the mouse investigates the novel objects is recorded. From these data, patterned sequences of exploration can be identified, as can the most preferred object for each mouse. The representative data shared here and past results using the novel object exploration assay illustrate that inbred mouse strains do demonstrate different behavior in this assay and that strains with elevated lower order RRBs also show elevated patterned behavior. As such, the novel object exploration assay appears to possess good face validity for higher order RRBs in humans and may be a valuable assay for future studies investigating novel therapeutics for ASD.

Higher order restricted, repetitive behaviors (RRBs) disrupt the lives of affected individuals. These behaviors are challenging to model in rodents, making basic biomedical research into potential treatments or interventions for RRBs difficult. Here we describe novel object exploration as a potential assay for higher order RRBs in mice.

Esplorazione oggetto romanzo come un test Potenziale di ordine superiore ripetitivi comportamenti nei topi

Restricted, repetitive behaviors (RRBs) are a core feature of autism spectrum disorder (ASD) and disrupt the lives of affected individuals.  RRBs are ...

The 4 Mountains Test: A Short Test of Spatial Memory with High Sensitivity for the Diagnosis of Pre-dementia Alzheimer's Disease

This protocol describes the administration of the 4 Mountains Test (4MT), a short test of spatial memory, in which memory for the topographical layout of four mountains within a computer-generated landscape is tested using a delayed match-to-sample paradigm. Allocentric spatial memory is assessed by altering the viewpoint, colors and textures between the initially presented and target images.
Allocentric spatial memory is a key function of the hippocampus, one of the earliest brain regions to be affected in Alzheimer&#39;s disease (AD) and impairment of hippocampal function predates the onset of dementia. It was hypothesized that performance on the 4MT would aid the diagnosis of predementia AD, which manifests clinically as Mild Cognitive Impairment (MCI).
The 4MT was applied to patients with MCI, stratified further based on cerebrospinal fluid (CSF) AD biomarker status (10 MCI biomarker positive, 9 MCI biomarker negative), and with mild AD dementia, as well as healthy controls. Comparator tests included tests of episodic memory and attention widely accepted as sensitive measures of early AD. Behavioral data were correlated with quantitative MRI measures of the hippocampus, precuneus and posterior cingulate gyrus.
4MT scores were significantly different between the two MCI groups (p = 0.001), with a test score of &#8804;8/15 associated with 100% sensitivity and 78% specificity for the classification of MCI with positive AD biomarkers, i.e., predementia AD. 4MT test scores correlated with hippocampal volume (r = 0.42) and cortical thickness of the precuneus (r = 0.55).
In conclusion, the 4MT is effective in identifying the early stages of AD. The short duration, easy application and scoring, and favorable psychometric properties of the 4MT fulfil the need for a simple but accurate diagnostic test for predementia AD.

This article describes the 4 Mountains Test (4MT), a hippocampus-dependent test of working allocentric spatial memory. The hippocampus is affected early in Alzheimer's disease (AD) and this article outlines the 4MT methodology and results of patient testing, which demonstrates the value of the 4MT in the diagnosis of pre-dementia AD.

Il Test 4 montagne: un breve test di memoria spaziale con l&#39;alta sensibilità per la diagnosi di pre-demenza malattia di Alzheimer

This protocol describes the administration of the 4 Mountains Test (4MT), a short test of spatial memory, in which memory for the topographical layout of ...

A Real-world What-Where-When Memory Test

Episodic memory is a complex memory system which allows recall and mental re-experience of previous episodes from one&#39;s own life. Real-life episodic memories are about events in their spatiotemporal context and are typically visuospatial, rather than verbal. Yet often, tests of episodic memory use verbal material to be recalled (word lists, stories). The Real-World What-Where-When memory test requires participants to hide a total of 16 different objects in 16 different locations over two temporal occasions, 2 h apart. Another two hours later, they are then asked to recall which objects (What) they had hidden in which locations (Where) and on which of the two occasions (When). In addition to counting the number of correctly recalled complete what-where-when combinations, this task can also be used to test real-world spatial memory and object memory. This task is sensitive to normal cognitive aging, and correlates well with performance on other episodic memory tasks, while at the same time providing more ecological validity and being cheap and easy to run.

A Real-world What-Where-When Memory Test

The Real-World What-Where-When memory test is a novel episodic memory test, in which participants need to recall which objects have been hidden in which locations on which of two distinct occasions. It is easy to run and is sensitive to normal cognitive aging.

Un mondo reale<em&gt; Che-Dove-Quando</em&gt; Test di memoria

Episodic memory is a complex memory system which allows recall and mental re-experience of previous episodes from one&#39;s own life. Real-life episodic ...

The (Spatial) Memory Game: Testing the Relationship Between Spatial Language, Object Knowledge, and Spatial Cognition

The memory game paradigm is a behavioral procedure to explore the relationship between language, spatial memory, and object knowledge. Using two different versions of the paradigm, spatial language use and memory for object location are tested under different, experimentally manipulated conditions. This allows us to tease apart proposed models explaining the influence of object knowledge on spatial language (e.g., spatial demonstratives), and spatial memory, as well as understanding the parameters that affect demonstrative choice and spatial memory more broadly. Key to the development of the method was the need to collect data on language use (e.g., spatial demonstratives: &#34;this/that&#34;) and spatial memory data under strictly controlled conditions, while retaining a degree of ecological validity. The language version (section 3.1) of the memory game tests how conditions affect language use. Participants refer verbally to objects placed at different locations (e.g., using spatial demonstratives: &#34;this/that red circle&#34;). Different parameters can be experimentally manipulated: the distance from the participant, the position of a conspecific, and for example whether the participant owns, knows, or sees the object while referring to it. The same parameters can be manipulated in the memory version of the memory game (section 3.2). This version tests the effects of the different conditions on object-location memory. Following object placement, participants get 10 seconds to memorize the object&#39;s location. After the object and location cues are removed, participants verbally direct the experimenter to move a stick to indicate where the object was. The difference between the memorized and the actual location shows the direction and strength of the memory error, allowing comparisons between the influences of the respective parameters.

The Spatial Memory Game: Testing the Relationship Between Spatial Language, Object Knowledge, and Spatial Cognition

We present a protocol to explore the relationship between spatial language production, spatial memory, and object knowledge. The procedure allows experimental manipulation of, and control over, conditions of object knowledge, language at instruction, and physical location, thus teasing apart cognitive and linguistic models describing interactions between these variables.

Il gioco di memoria (spaziale): Prova il rapporto tra linguaggio spaziale, oggetto conoscenza e cognizione spaziale

The memory game paradigm is a behavioral procedure to explore the relationship between language, spatial memory, and object knowledge. Using two different ...

A Behavioral Assay for Investigating the Role of Spatial Memory During Instinctive Defense in Mice

Evolution has selected a repertoire of defensive behaviors that are essential for survival across all animal species. These behaviors are often stereotyped actions elicited in response to innately aversive sensory stimuli, but their success requires enough flexibility for adapting to different spatial environments, which can change rapidly. Here, we describe a behavioral assay to evaluate the influence of learned spatial knowledge on defensive behaviors in mice. We have adapted the widely used Barnes maze spatial memory assay to investigate how mice navigate to a shelter during escape responses to innately aversive sensory stimuli in a novel environment, and how they adapt to acute changes in the environment. This new assay is an ethological paradigm that does not require training and exploits the natural exploration patterns and navigation strategies in mice. We propose that the set of protocols described here are a powerful means of studying goal-directed behaviors and stimulus-triggered navigation, which should be of interest to both the fields of instinctive behaviors and spatial memory.

This protocol describes a behavioral assay, based on the Barnes maze test, to study how instinctive defensive actions are modified by the knowledge of spatial environment.

Un'analisi comportamentale per investigare il ruolo della memoria spaziale durante la difesa istintiva nei topi

Evolution has selected a repertoire of defensive behaviors that are essential for survival across all animal species. These behaviors are often ...

Novel Object Recognition and Object Location Behavioral Testing in Mice on a Budget

Ethologically relevant behavioral testing is a critical component of any study that uses mouse models to study the cognitive effects of various physiological or pathological changes. The object location task (OLT) and the novel object recognition task (NORT) are two effective behavioral tasks commonly used to reveal the function and relative health of specific brain regions involved in memory. While both of these tests exploit the inherent preference of mice for the novelty to reveal memory for previously encountered objects, the OLT primarily evaluates spatial learning, which relies heavily on hippocampal activity. The NORT, in contrast, evaluates non-spatial learning of object identity, which relies on multiple brain regions. Both tasks require an open-field-testing arena, objects with equivalent intrinsic value to mice, appropriate environmental cues, and video recording equipment and the software. Commercially available systems, while convenient, can be costly. This manuscript details a simple, cost-effective method for building the arenas and setting up the equipment necessary to perform the OLT and NORT. Furthermore, the manuscript describes an efficient testing protocol that incorporates both OLT and NORT and provides typical methods for data acquisition and analysis, as well as representative results. Successful completion of these tests can provide valuable insight into the memory function of various mouse model systems and appraise the underlying neural regions that support these functions.

Here we provide a protocol which includes comprehensive instructions for the economical establishment of murine object location and novel object recognition behavioral testing, including the design, cost, and construction of required equipment as well as execution of behavioral testing, data collection, and analysis.

Riconoscimento di oggetti nuovi e oggetto posizione comportamentali test in topi con un budget limitato

Ethologically relevant behavioral testing is a critical component of any study that uses mouse models to study the cognitive effects of various ...

Defining the Role Of Language in Infants' Object Categorization with Eye-tracking Paradigms

Assessing infant category learning is a challenging but vital aspect of studying infant cognition. By employing a familiarization-test paradigm, we straightforwardly measure infants&#8217; success in learning a novel category while relying only on their looking behavior. Moreover, the paradigm can directly measure the impact of different auditory signals on the infant categorization across a range of ages. For instance, we assessed how 2-year-olds learn categories in a variety of labeling environments: in our task, 2-year-olds successfully learned categories when all exemplars were labeled&#160;or the first two exemplars were labeled, but they failed to categorize when no exemplars were labeled or only the final two exemplars were labeled. To determine infants&#8217; success in such tasks, researchers can examine both the overall preference displayed by infants in each condition and infants&#8217; pattern of looking over the course of the test phase, using an eye-tracker to provide fine-grained time-course data. Thus, we present a powerful paradigm for identifying the role of language, or any auditory signal, in infants&#8217; object category learning.

Here we present a protocol for familiarization-test paradigms which provide a direct test of infant categorization and help to define the role of language in early category learning.

Definire il ruolo del linguaggio nella categorizzazione degli oggetti degli infanti con paradigmi di Eye-tracking

Assessing infant category learning is a challenging but vital aspect of studying infant cognition. By employing a familiarization-test paradigm, we ...