The authors and this work were supported by NIH/NCI grant # R01CA172138 (to SBE).

Etica Dichiarazione: procedure che coinvolgono soggetti animali sono stati approvati dalla cura e l&#39;uso degli animali Comitato Istituzionale (IACUC) a Tel-Aviv. 1. I ratti protocollo <ol><li> preparativi <ol><li> Preparare la soluzione eparinizzata PBS (30 unità / ml) da utilizzare a temperatura ambiente (RT) con l&#39;aggiunta di 30 unità di conservanti eparina libera per ml di tampone fosfato (PBS) 1x soluzione. Calcolare 35 ml per animale. </li><li> Passare eparinato PBS attraverso le linee di pompe peristaltiche e gli aghi a farfalla per eliminare le bolle d&#39;aria. </li><li> Sterilizzare strumenti chirurgici - 2 paia di forbici, pinze smussato taglio, 2 emostatiche, pinze e dente-tessuto (autoclave a 121 ° C per almeno 30 minuti su impostazione gravità (a secco)). </li></ol></li><li> Perfusione del fegato e raccolta di MH-leucociti <ol><li> Eutanasia l&#39;animale da una dose eccessiva di 8% isoflurano. Per precauzione, posizionare un tubo da 50 ml contenente una isofluranopad -soaked intorno alla testa ratto fino aprendo la sua cavità toracica. </li><li> Aprire le cavità peritoneale e al torace per esporre il fegato e il complesso cardiopolmonare immediatamente al momento della cessazione della respirazione. Evitare di sanguinamento attraverso questo processo. <ol><li> In particolare, avviare l&#39;incisione in corrispondenza del punto della linea mediana addominale inferiore, senza danneggiare gli organi interni, e di progresso per entrambe le parti in diagonale verso le costole, il taglio attraverso di loro a livello del torace cavità superiori. </li></ol></li><li> All&#39;interno di circa un minuto, raccogliere più sangue possibile (~ 6 ml da un animale 250 g) dal ventricolo destro in una siringa. </li><li> Fissare la vena cava caudale con una pinza emostatica il più vicino possibile al cuore, per consentire la raccolta del perfusato. </li><li> Estrarre l&#39;intestino e posto al di fuori l&#39;animale a destra dello sperimentatore, per esporre la vena porta. </li><li> Inserire un catetere 25 G IV, collegata ad una pompa peristaltica, nella vena porta, come caudali possibile,ma rostrale alla vena splenica. </li><li> Inserire un ago G 25 farfalla, collegato ad una siringa da 5 ml, nella vena cava inferiore, caudalmente alla hemostat. </li><li> Accendere la pompa peristaltica ad una velocità di circa 3 ml / min e raccogliere delicatamente i primi ml di perfusato che sono contaminati con il sangue nella siringa. Continuare fino a quando il colore perfusato è impallidisce rosso (circa 3-5 ml). Si noti che il colore del fegato cambia verso marrone chiaro. </li><li> Senza fermare la pompa peristaltica, sostituire la raccolta siringa da 5 ml con una siringa da 20 ml raccolta e raccogliere almeno 20 ml di perfusato fegato impiegando una maggiore velocità di perfusione (fino a 4 ml / min). Monitorare costantemente il flusso perfusato nella siringa di raccolta, e di evitare il vuoto che è troppo forte (che può ostruire l&#39;ago attraverso crollare le pareti vena cava). </li><li> Termina perfusione quando il colore del fegato si rivolge a marrone chiaro. </li></ol></li><li> I leucociti Estrazione <ol&gt; <li> Centrifugare il perfusato per 10 minuti a 400 xg, 24 ° C. </li><li> Aspirare il surnatante </li><li> Aggiungere 10 ml di PBS, centrifugare a 400 xg per 10 minuti, e aspirare il surnatante. Sulla base di obiettivi di studio, usare la preparazione come è, o condurre purificazioni supplementari (ad esempio, la separazione in gradiente di densità). <ol><li> In particolare, lo strato 4 ml di perfusato oltre 4 ml di massa separazione in gradiente di densità in un 50 cc tubo di polipropilene centrifuga. Spin le provette a 754 xg, RT, per 30 minuti con la rottura off. </li><li> Ottenere gli strati mononucleari all&#39;interfaccia in gradiente di densità di separazione-surnatante pipettando manuale, lavare in PBS, e inserire in una provetta da 5 ml. </li></ol></li></ol></li></ol> 2. Il protocollo del mouse <ol><li> preparativi <ol><li> Preparare la soluzione eparinizzata PBS (30 unità / ml) da utilizzare a temperatura ambiente (RT) con l&#39;aggiunta di 30 unità di conservanti eparina libera per ml di tampone fosfato (PBS) 1x solution. Calcolare 20 ml per animale. </li><li> Passare eparinato PBS attraverso le linee di pompe peristaltiche e gli aghi a farfalla per eliminare le bolle d&#39;aria. </li><li> Sterilizzare strumenti chirurgici - 2 paia di forbici, pinze smussato taglio, 2 emostatiche, pinze e dente-tessuto (autoclave a 121 ° C per almeno 30 minuti su impostazione gravità (a secco)). </li></ol></li><li> Perfusione del fegato e raccolta di MH-leucociti <ol><li> Eutanasia l&#39;animale da una dose eccessiva di 8% isoflurano. Per precauzione, posizionare un tubo da 15 ml contenente un tampone imbevuto isoflurano-intorno alla testa del mouse fino a quando aprendo la sua cavità toracica. </li><li> Fissare le membra del mouse per un letto. </li><li> Aprire le cavità peritoneale e al torace per esporre il fegato e il complesso cardiopolmonare immediatamente al momento della cessazione della respirazione, mantenendo l&#39;aspetto inferiore del diaframma intatto (per creare un pool di scarico cavità toracica). Evitare di sanguinamento attraverso questo processo. <ol><li> In particolare, iniziare l&#39;incisione al minorepunto addominale linea mediana, senza danneggiare gli organi interni, e di progresso per entrambe le parti in diagonale verso le costole, il taglio attraverso di loro a livello del torace cavità superiori. </li></ol></li><li> Ritiro l&#39;intestino e posto al di fuori l&#39;animale a destra dello sperimentatore, per esporre la vena porta. </li><li> Inserire un ago 30 g, collegata ad una pompa peristaltica nella vena rostrale alla vena splenica. </li><li> Tagliare la vena cava inferiore sopra il diaframma per permettere il drenaggio e la raccolta del perfusato dalla cavità toracica. </li><li> Accendere la pompa peristaltica ad una velocità di circa 3 ml / min e raccogliere delicatamente il primo 3 ml di perfusato che sono contaminati con il sangue dal pool cavità toracica. </li><li> Eliminare questo perfusato. Ripetere tale lavaggio di nuovo, se necessario, utilizzando soluzione fisiologica, e solo allora iniziare a raccogliere perfusato fegato. </li><li> Ri-avviare la perfusione ad una velocità fino a 4 ml / min, e raccogliere 10 ml di perfusato dalla cavità toracica utilizzandouna farfalla collegata ad una siringa. </li><li> Termina perfusione quando il colore del fegato si rivolge a marrone chiaro. </li></ol></li><li> I leucociti Estrazione <ol><li> Centrifugare il perfusato per 10 min a 400 x g. </li><li> Aspirare il surnatante. </li><li> Aggiungere 10 ml di PBS, centrifugare a 400 xg per 10 minuti, e aspirare il surnatante Sulla base di obiettivi di studio, usare la preparazione come è, o condurre ulteriori purificazioni (ad esempio, la separazione in gradiente di densità). <ol><li> In particolare, lo strato ogni 4 ml di perfusato oltre 4 ml di massa separazione in gradiente di densità in un 50 cc tubo di polipropilene centrifuga. Spin le provette a 754 xg, RT, per 30 minuti con la rottura off. </li><li> Ottenere gli strati mononucleari all&#39;interfaccia in gradiente di densità di separazione-surnatante pipettando manuale, lavare in PBS, e inserire in una provetta da 5 ml. </li></ol></li></ol></li></ol>

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	<li>Melamed, R., et al. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=The+marginating-pulmonary+immune+compartment+in+rats:+characteristics+of+continuous+inflammation+and+activated+NK+cells.">The marginating-pulmonary immune compartment in rats: characteristics of continuous inflammation and activated NK cells.</a> J Immunother. 33, 16-29 (2010).</li><li>Benish, M., Melamed, R., Rosenne, E., Neeman, E., Sorski, L., Levi, B., Shaashua, L., Matzner, M., Ben-Eliyahu, S. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=The+marginating-pulmonary+immune+compartment+in+mice+exhibits+increased+NK+cytotoxicity+and+unique+cellular+characteristics.">The marginating-pulmonary immune compartment in mice exhibits increased NK cytotoxicity and unique cellular characteristics.</a> Immunologic Research. 58, 28-39 (2014).</li><li>Wisse, E., van't Noordende, J. M., van der Meulen, J., Daems, W. T. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=The+pit+cell:+description+of+a+new+type+of+cell+occurring+in+rat+liver+sinusoids+and+peripheral+blood.">The pit cell: description of a new type of cell occurring in rat liver sinusoids and peripheral blood.</a> Cell Tissue Res. 173, 423-435 (1976).</li><li>Vermijlen, D., et al. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=Hepatic+natural+killer+cells+exclusively+kill+splenic/blood+natural+killer-resistant+tumor+cells+by+the+perforin/granzyme+pathway.">Hepatic natural killer cells exclusively kill splenic/blood natural killer-resistant tumor cells by the perforin/granzyme pathway.</a> J Leukoc Biol. 72, 668-676 (2002).</li><li>Gao, B., Radaeva, S., Park, O. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=Liver+natural+killer+and+natural+killer+T+cells:+immunobiology+and+emerging+roles+in+liver+diseases.">Liver natural killer and natural killer T cells: immunobiology and emerging roles in liver diseases.</a> J Leukoc Biol. 86, 513-528 (2009).</li><li>Kaneda, K. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=Liver-associated+large+granular+lymphocytes:+morphological+and+functional+aspects.">Liver-associated large granular lymphocytes: morphological and functional aspects.</a> Arch Histol Cytol. 52, 447-459 (1989).</li><li>Podack, E. R., Hengartner, H., Lichtenheld, M. G. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=A+central+role+of+perforin+in+cytolysis?.">A central role of perforin in cytolysis?.</a> Annu Rev Immunol. 9, 129-157 (1991).</li><li>Kamada, M. M., et al. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=Identification+of+carboxypeptidase+and+tryptic+esterase+activities+that+are+complexed+to+proteoglycans+in+the+secretory+granules+of+human+cloned+natural+killer+cells.">Identification of carboxypeptidase and tryptic esterase activities that are complexed to proteoglycans in the secretory granules of human cloned natural killer cells.</a> J Immunol. 142, 609-615 (1989).</li><li>Wisse, E., et al. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=On+the+function+of+pit+cells,+the+liver-specific+natural+killer+cells.">On the function of pit cells, the liver-specific natural killer cells.</a> Semin Liver Dis. 17, 265-286 (1997).</li><li>Bouwens, L., Remels, L., Baekeland, M., Van Bossuyt, H., Wisse, E. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=Large+granular+lymphocytes+or+&amp;#34;pit+cells&amp;#34;+from+rat+liver:+isolation,+ultrastructural+characterization+and+natural+killer+activity.">Large granular lymphocytes or &amp;#34;pit cells&amp;#34; from rat liver: isolation, ultrastructural characterization and natural killer activity.</a> Eur J Immunol. 17, 37-42 (1987).</li><li>Vanderkerken, K., et al. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=Origin+and+differentiation+of+hepatic+natural+killer+cells+(pit+cells).">Origin and differentiation of hepatic natural killer cells (pit cells).</a> Hepatology. 18, 919-925 (1993).</li><li>Luo, D., et al. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=The+role+of+adhesion+molecules+in+the+recruitment+of+hepatic+natural+killer+cells+(pit+cells)+in+rat+liver.">The role of adhesion molecules in the recruitment of hepatic natural killer cells (pit cells) in rat liver.</a> Hepatology. 24, 1475-1480 (1996).</li><li>Shresta, S., MacIvor, D. M., Heusel, J. W., Russell, J. H., Ley, T. J. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=Natural+killer+and+lymphokine-activated+killer+cells+require+granzyme+B+for+the+rapid+induction+of+apoptosis+in+susceptible+target+cells.">Natural killer and lymphokine-activated killer cells require granzyme B for the rapid induction of apoptosis in susceptible target cells.</a> Proc Natl Acad Sci U S A. 92, 5679-5683 (1995).</li><li>Luo, D., et al. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=Involvement+of+LFA-1+in+hepatic+NK+cell+(pit+cell)-mediated+cytolysis+and+apoptosis+of+colon+carcinoma+cells.">Involvement of LFA-1 in hepatic NK cell (pit cell)-mediated cytolysis and apoptosis of colon carcinoma cells.</a> J Hepatol. 31, 110-116 (1999).</li><li>Wiltrout, R. H., et al. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=Augmentation+of+mouse+liver-associated+natural+killer+activity+by+biologic+response+modifiers+occurs+largely+via+rapid+recruitment+of+large+granular+lymphocytes+from+the+bone+marrow.">Augmentation of mouse liver-associated natural killer activity by biologic response modifiers occurs largely via rapid recruitment of large granular lymphocytes from the bone marrow.</a> J Immunol. 143, 372-378 (1989).</li><li>Schluter, K., et al. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=Organ-specific+metastatic+tumor+cell+adhesion+and+extravasation+of+colon+carcinoma+cells+with+different+metastatic+potential.">Organ-specific metastatic tumor cell adhesion and extravasation of colon carcinoma cells with different metastatic potential.</a> Am J Pathol. 169, 1064-1073 (2006).</li><li>Wiltrout, R. H., et al. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=Augmentation+of+organ-associated+natural+killer+activity+by+biological+response+modifiers.+Isolation+and+characterization+of+large+granular+lymphocytes+from+the+liver.">Augmentation of organ-associated natural killer activity by biological response modifiers. Isolation and characterization of large granular lymphocytes from the liver.</a> J Exp Med. 160, 1431-1449 (1984).</li><li>Winnock, M., et al. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=Functional+characterization+of+liver-associated+lymphocytes+in+patients+with+liver+metastasis.">Functional characterization of liver-associated lymphocytes in patients with liver metastasis.</a> Gastroenterology. 105, 1152-1158 (1993).</li><li>Hata, K., et al. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=Isolation,+phenotyping,+and+functional+analysis+of+lymphocytes+from+human+liver.">Isolation, phenotyping, and functional analysis of lymphocytes from human liver.</a> Clin Immunol Immunopathol. 56, 401-419 (1990).</li><li>Vanderkerken, K., Bouwens, L., Wisse, E. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=Characterization+of+a+phenotypically+and+functionally+distinct+subset+of+large+granular+lymphocytes+(pit+cells)+in+rat+liver+sinusoids.">Characterization of a phenotypically and functionally distinct subset of large granular lymphocytes (pit cells) in rat liver sinusoids.</a> Hepatology. 12, 70-75 (1990).</li><li>Sorski, L., Melamed, R., Lavon, H., Matzner, P., Rosenne, E., Ben-Eliyahu, S. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=.">.</a> , (2015).</li></ol>

Gli autori non hanno nulla da rivelare.

Il metodo di perfusione epatica presentato qui permette una raccolta selettiva e lo studio della popolazione unica di marginating leucociti epatici. NK cellule epatiche, anche chiamate cellule pit 3, costituiscono una popolazione di cellule NK distintivo che risiedono nei sinusoidi epatici. Si trovano in ratti, topi e negli esseri umani 17 18,19. Rispetto al isolate cellule NK periferico, cellule pit dimostrato superiore citotossicità contro YAC-1 e CC531s linee cellulari bersaglio 20, hanno mostrato di avere un maggior numero di piccoli granuli citoplasmatici 20, e una più alta espressione di antigeni di superficie, come LFA-1 12 . Inoltre, a differenza delle cellule NK del sangue isolate, le cellule del pozzo possono lisare cellule P815 NK-resistenti. Simili topo cellule epatiche fossa, cellule NK umane hanno una citotossicità più alto rispetto cellule bersaglio K562 NK-sensibili rispetto alle cellule NK 18,19 circolanti, e hanno mostrato di cellule bersaglio NK-resistenti Lyse 18. Overall, come il fegato è specificamente e unicamente coinvolti in varie malattie, l&#39;immunità dovrebbe essere studiato all&#39;interno di questo organo, e le cellule del compartimento MH deve essere distinta da parenchimale, Kupffer e cellule stellate. Come elaborato nell&#39;Introduzione, il nostro approccio è vantaggioso perfusione negli / procedure di degradazione comuni meccaniche di rettifica biologici in modo selettivo che raccolgono leucociti MH, e in meglio preservare l&#39;integrità, l&#39;attività e l&#39;ambiente fisiologico dei leucociti MH. Infatti, la valutazione NK citotossicità, leucociti MH raccolte tramite il nostro approccio mostrato una nettamente superiore citotossicità NK di leucociti raccolti attraverso la procedura di macinazione meccanica, nonostante numero simile di cellule NK. La tecnica di perfusione epatica è utilizzabile solo negli studi sugli animali. differenze Tuttavia, approfondimenti specifici ottenuti da questo approccio per quanto riguarda marcato tra comparti del sistema immunitario possono mettere in discussione l&#39;biologicaAl e significato clinico delle osservazioni basate esclusivamente su leucociti circolanti. Gli studi su animali che misurano indici immunitari in differenti compartimenti immunitarie possono suggerire il grado in cui ciascun indice immunologica nella circolazione riflette o correlato con i suoi livelli nel vano MH. Un&#39;osservazione interessante riferisce ad impiegare questa tecnica nei topi, in cui le cellule NK MH-perfusi dimostrano soltanto significativa attività citotossica contro cellule bersaglio a seguito di un a-priori stimolazione immunitaria dell&#39;animale 21. Pochi aspetti critici della tecnica devono essere indicati. In entrambi i ratti e topi, la cavità toracica deve essere aperto ampiamente subito dopo completa cessazione della respirazione, e con minimo sanguinamento. Nei ratti, è consigliabile quantità massima di sangue cardiaca viene ritirata prima della perfusione. Nei topi, non è consigliabile per il sangue prelevato dal cuore, in quanto riduce la pressione del sangue nella vena porta erende più difficile inserire l&#39;ago attraverso di essa per continuare il processo. Questo inserimento dell&#39;ago dovrebbe essere adiacente ma rostrale alla vena splenica, come si vuole garantire che la distanza tra l&#39;inserimento all&#39;ingresso della vena porta nel fegato è sufficiente per l&#39;ago sia in posizione stabile e permette a tutto il lobi per ottenere perfusi. L&#39;ago deve essere inserito nella vena portale, parallelamente alla sua superficie, in modo che il rischio di rottura della parete del vaso è minimizzato. Nei ratti, mentre l&#39;inserimento di un ago per la vena cava caudale per la raccolta del perfusato, è fondamentale mantenere il punto di ingresso più stretto possibile per evitare una potenziale perdita di perfusato. Nei topi, è importante precocemente tagliare la vena cava all&#39;interno della cavità toracica senza rompersi altri vasi sanguigni o dei polmoni, al fine di evitare la contaminazione del sangue inutili. Il principale vantaggio di utilizzare una pompa peristaltica è un controllo stabile del tasso di perfusione, all&#39;interno e traanimali. È importante mantenere una portata bassa durante l&#39;intero procedimento al fine di evitare la rottura della vena porta. Come la prima porzione di perfusato fegato sono contaminati con il sangue, devono essere eliminate come indicato. Per ottenere la standardizzazione tra gli animali, il criterio per iniziare a raccogliere il perfusato MH si basa sulla transizione di colore dal marrone scuro al marrone chiaro (piuttosto che la raccolta di un volume specifico). Lungo della procedura, possono verificarsi malfunzionamenti diversi, ma la maggior parte sono reversibili. Se l&#39;ago attraverso il quale il PBS è trasfuso nel fegato scivola fuori, si raccomanda di fermare la pompa peristaltica, bagnare la zona intorno del budello (per ottenere una migliore visibilità), re-inserire l&#39;ago in una posizione leggermente più rostrale, e ri-avviare la pompa. La tecnica di perfusione epatica qui descritta permette una raccolta selettiva della popolazione leucocitaria MH in un processo abbastanza semplice. Datoche questa popolazione mostra caratteristiche distintive rispetto ai leucociti di altri comparti del sistema immunitario, e può avere significato biologico e clinico per l&#39;organismo, si consiglia l&#39;uso di questo metodo quando fattibile, come leucociti provenienti da altri compartimenti non possono riflettere il profilo della popolazione MH. Inoltre, come questa tecnica non è fattibile in esseri umani, abbiamo ulteriormente suggeriamo impiegare in animali chiarire specifici biomarker circolanti che correlano con le caratteristiche MH, soprattutto quando si studiano i processi e malattie epatiche legate.

I sinusoidi epatici contengono numerosi sottotipi di leucociti di varie attività immunitarie critici per l&#39;organismo. linfociti Ad esempio, marginating epatica (MH) natural killer (NK), noto anche come celle fossa, sono caratterizzati morfologicamente come grandi granulari (LGLs) e funzionalmente come leucociti con capacità citotossica spontanea, consentendo epatica resistenza contro l&#39;istituzione di sangue- metastasi tumorali a carico. L&#39;obiettivo del metodo qui presentato è quello di consentire la raccolta selettiva dei leucociti MH, al fine di studiare questa popolazione cellulare importante ed unico (e vano immunitario), e per chiarire l&#39;impatto delle varie manipolazioni (ad esempio attivazione immunitaria) su queste cellule specifiche. Nonostante il fallimento di immunità per eliminare un tumore primario in via di sviluppo, prove in pazienti affetti da cancro e modelli animali indicano che il sistema immunitario in grado di controllare le cellule tumorali, micrometastasi e malattia residua throu circolantiGH immunità cellulo-mediata (CMI). Tuttavia, vi è una contraddizione apparente tra questi in capacità vivo e in vitro negli esseri umani e negli animali, che dimostrano che la maggior parte delle cellule tumorali autologhe sono resistenti alla citotossicità dai leucociti splenici 1,2 circolanti o. Questa incoerenza può essere attribuita, almeno in parte, l&#39;esistenza in vivo di una distinta sottopopolazione leucocitaria, cioè i (sinusoidi) leucociti marginating-epatico e la sottopopolazione di cellule NK attivate, ovvero cellule pit 3. Infatti, dati non pubblicati dal nostro laboratorio hanno indicato che nei ratti F344 cellule tumorali singenici (MADB106), che sono stati trovati resistenti alla circolazione e milza leucociti, sono stati lisati dalle cellule NK MH-4. Così, le cellule tumorali che sono presumibilmente &quot;NK-resistente&quot; leucociti circolanti possono essere comandate da cellule MH-NK. Degno di nota, nei topi l&#39;attività maggiore di MH-NK è evidente solo dopo in vivo immunitariostimolazione (ad esempio attraverso l&#39;uso di Poly I: C o CpG-C) 5. Le cellule NK-specific fegato (MH-NK) sono situati all&#39;interno del lume sinusoidali, aderendo alle cellule endoteliali e cellule di Kupffer. Cellule NK-MH sono caratterizzati esclusivamente da granuli densi sferici e vescicole asta animato 6, che contengono la fosfatasi acida come enzimi lisosomiali, e perforina e granzimi come sostanze bioattive 7,8. Rispetto alle cellule NK circolanti, cellule NK-MH presentano un maggior numero e le dimensioni dei granuli e vescicole 9-11. In condizioni infiammatorie, cellule NK-MH hanno dimostrato di esibire espressione maggiore di LFA-1 12, rispetto alle cellule NK circolanti. Questa espressione maggiore potrebbe costituire un meccanismo attraverso il quale le cellule NK-MH sono più citotossica nei confronti di alcune cellule tumorali rispetto alle cellule NK 13,14 circolanti. nterestingly, dopo incubazione in vitro con interleuchina (IL) -2, cellule NK-MH diventano allargata, eil loro numero e le dimensioni dei granuli aumentano, che sono tutti coerenti con un pro fi lo di assassino linfochine attivato cellule 15 (LAK). leucociti MH attivi non possono essere ottenuti esclusivamente attraverso i metodi di raccolta dei leucociti del fegato standard, che si basano sulla macinazione e degradazione biologica del tessuto. Il nostro approccio perfusione descritto ha due importanti vantaggi rispetto agli approcci standard. Innanzitutto, l&#39;approccio perfusione raccoglie selettivamente leucociti MH, prevenire la contaminazione da altri leucociti da altri compartimenti fegato. In secondo luogo, la tecnica di perfusione meglio preserva l&#39;integrità, l&#39;attività e l&#39;ambiente fisiologico dei leucociti MH, a differenza del trattamento tessuti approcci che danneggiano le cellule o alterare la loro morfologia, ea causa di danni ai tessuti, induce il rilascio di vari fattori che marcatamente modulano immunitario attività. Il fegato è un importante organo bersaglio per le metastasi del cancro unaND per varie infezioni 16. Come le cellule MH presentano caratteristiche uniche, è importante studiare questa specifica popolazione in varie condizioni rispetto a queste patologie. Ad esempio, è degno di nota che l&#39;attivazione immunitaria sistemica da vari BRM (ad esempio poli I: C o CpG-C) hanno dimostrato di attivare MH-leucociti più di leucociti 5 circolanti.

<table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" width="605">
	<tbody>
		<tr height="21">
			<td height="21" style="height:21px;width:216px;">Autoclud Peristaltic pump</td>
			<td style="width:103px;"></td>
			<td style="width:119px;"></td>
			<td style="width:167px;"></td>
		</tr>
		<tr height="21">
			<td height="21" style="height:21px;width:216px;">Butterfly needle</td>
			<td style="width:103px;">OMG</td>
			<td style="width:119px;"></td>
			<td>26G</td>
		</tr>
		<tr height="21">
			<td height="21" style="height:21px;width:216px;">Butterfly needle</td>
			<td style="width:103px;">OMG</td>
			<td style="width:119px;"></td>
			<td>21G*3/4&#34;</td>
		</tr>
		<tr height="21">
			<td height="21" style="height:21px;width:216px;">Syringe</td>
			<td style="width:103px;">Pic solution</td>
			<td style="width:119px;"></td>
			<td>1 ml</td>
		</tr>
		<tr height="21">
			<td height="21" style="height:21px;width:216px;">Syringe</td>
			<td style="width:103px;">Pic solution</td>
			<td style="width:119px;"></td>
			<td>2.5 ml</td>
		</tr>
		<tr height="21">
			<td height="21" style="height:21px;width:216px;">Syringe</td>
			<td style="width:103px;">Pic solution</td>
			<td style="width:119px;"></td>
			<td>5 ml</td>
		</tr>
		<tr height="21">
			<td height="21" style="height:21px;width:216px;">Syringe</td>
			<td style="width:103px;">Pic solution</td>
			<td style="width:119px;"></td>
			<td>10 ml</td>
		</tr>
		<tr height="21">
			<td height="21" style="height:21px;width:216px;">Syringe</td>
			<td style="width:103px;">Pic solution</td>
			<td style="width:119px;"></td>
			<td>25 ml</td>
		</tr>
		<tr height="21">
			<td height="21" style="height:21px;width:216px;">Blunted-edged forceps</td>
			<td style="width:103px;"></td>
			<td style="width:119px;"></td>
			<td></td>
		</tr>
		<tr height="21">
			<td height="21" style="height:21px;width:216px;">Scissors</td>
			<td style="width:103px;"></td>
			<td style="width:119px;"></td>
			<td></td>
		</tr>
		<tr height="21">
			<td height="21" style="height:21px;width:216px;">hemostat</td>
			<td style="width:103px;"></td>
			<td style="width:119px;"></td>
			<td></td>
		</tr>
		<tr height="21">
			<td height="21" style="height:21px;width:216px;">Tissue forceps</td>
			<td style="width:103px;"></td>
			<td style="width:119px;"></td>
			<td></td>
		</tr>
		<tr height="42">
			<td height="42" style="height:42px;width:216px;">22W Fluorescent Daylight Magnifier Lamp</td>
			<td style="width:103px;"></td>
			<td style="width:119px;"></td>
			<td></td>
		</tr>
	</tbody>
</table>

selective harvesting of marginating-hepatic leukocytes

Marginating-hepatic (MH) leukocytes (leukocytes adhering to the sinusoids of the liver), were shown to exhibit unique composition and characteristics compared to leukocytes of other immune compartments. Specifically, evidence suggests a distinct pro- and anti-inflammatory profile of the MH-leukocyte population and higher cytotoxicity of liver-specific NK cells (namely, pit cells) compared to circulating or splenic immunocytes in both mice and rats. The method presented herein enables selective harvesting of MH leukocytes by forced perfusion of the liver in mice and rats. In contrast to other methods used to extract liver-leukocytes, including tissue grinding and biological degradation, this method exclusively yields leukocytes from the liver sinusoids, uncontaminated by cells from other liver compartments. In addition, the perfusion technique better preserves the integrity and the physiological milieu of MH leukocytes, sparing known physiological responses to tissue processing. As many circulating malignant cells and infected cells are detained while passing through the liver sinusoids, physically interacting with endothelial cells and resident leukocytes, the unique MH leukocyte population is strategically located to interact, identify, and react towards aberrant circulating cells. Thus, selective harvesting of MH-leukocytes and their study under various conditions may advance our understanding of the biological and clinical significance of MH leukocytes, specifically with respect to circulating aberrant cells and liver-related diseases and cancer metastases.

Nei ratti F344 abbiamo confrontato la citotossicità delle cellule NK-MH (raccolti dai sinusoidi epatici di perfusione del fegato forzata) alla citotossicità di tutta la popolazione di cellule epatiche dopo macinazione meccanica del tessuto epatico, e la citotossicità dei leucociti circolanti. Tutte le preparazioni cellulari sono stati lavati almeno 3 volte, come di routine in saggi immunologici, e come linee cellulari obiettivo che abbiamo usato il le linee di cellule bersaglio MADB106 singenici allogenico YAC-1 o. Come indicato nelle figure 1 - 4, mentre le cellule MH-NK esposte profonda citotossicità contro il MADB106 e le linee di cellule YAC-1 bersaglio (~ 80% e fino rispettivamente al 100%), sia l&#39;intera popolazione di cellule epatiche (Figura 1) e circolanti leucociti (figure 2 e 3) visualizzati i livelli più bassi di profondamente citotossicità, e quasi nessuna uccisione contro la linea di cellule bersaglio MADB106 singenici. Lo stesso relative bassi livelli di citotossicità erano evidenti quando fegati trasformati meccanicamente anche sottoposti a lavaggio e la densità di separazione gradiente (figura 4), ​​livelli che sono tipici nella letteratura. Così, le cellule NK-MH presentano unicamente elevati livelli di citotossicità in ratti F344. FACS analisi è stata condotta e ha rivelato profonde differenze nella composizione dei seguenti sottopopolazioni di cellule: i monociti (CD161dim), cellule NK (CD161 luminosi), cellule T (CD3), le cellule B (CD45), e le cellule NKT (CD161 e CD3). Le principali differenze nel profilo di maturazione (CD11b / CD27) erano evidenti anche tra i diversi comparti (Figura 5). <img alt="Figura 1" src="/files/ftp_upload/53918/53918fig1.jpg" /> Figura 1: un confronto della citotossicità delle cellule NK-MH, per citotossicità di tutto il fegato cellulare Popolazione (YAC-1 Target linea cellulare) delle cellule NK-MH (raccolte dal MH-vano throu.gh l&#39;approccio descritto nel presente documento) esposto profonda attività citotossica contro la linea cellulare di destinazione YAC-1, mentre l&#39;intera popolazione di cellule epatiche, raccolti tramite lavorazione meccanica del fegato, visualizzata livelli minimi (p &lt;0.05). l&#39;asse X rappresenta il rapporto effettore-to-target le cellule. I dati sono presentati come media ± SEM. <a href="https://www-jove-com.remotexs.ntu.edu.sg/files/ftp_upload/53918/53918fig1large.jpg" target="_blank">Clicca qui per vedere una versione più grande di questa figura.</a> <img alt="figura 2" src="/files/ftp_upload/53918/53918fig2.jpg" /> Figura 2: Un confronto della citotossicità delle cellule NK-MH, di citotossicità di circolazione leucociti (YAC-1 Target linea cellulare). cellule NK-MH (raccolte dal MH-vano attraverso l&#39;approccio descritto nel presente documento) hanno mostrato profonda citotossicità contro la linea di cellule bersaglio YAC-1, mentre i leucociti circolanti visualizzati livelli minimi di citotossicità(P &lt;0.05). l&#39;asse X rappresenta il rapporto effettore-to-target le cellule. I dati sono presentati come media ± SEM. <a href="https://www-jove-com.remotexs.ntu.edu.sg/files/ftp_upload/53918/53918fig2large.jpg" target="_blank">Clicca qui per vedere una versione più grande di questa figura.</a> <img alt="Figura 3" src="/files/ftp_upload/53918/53918fig3.jpg" /> Figura 3:. Un confronto della citotossicità delle cellule MH-NK, di citotossicità di circolazione Leucociti (MADB106 target linea cellulare) delle cellule MH-NK (raccolte dal MH-vano attraverso l&#39;approccio qui descritto) esposto profonda citotossicità contro il MADB106 singenici indirizzare linea cellulare, mentre leucociti circolanti visualizzati livelli minimi di citotossicità (p &lt;0.05). l&#39;asse X rappresenta il rapporto effettore-to-target le cellule. I dati sono presentati come media ± SEM. <a href="https://www-jove-com.remotexs.ntu.edu.sg/files/ftp_upload/53918/53918fig3large.jpg" target="_blank">Cliccate qui t</a>o vedere una versione più grande di questa figura. <img alt="Figura 4" src="/files/ftp_upload/53918/53918fig4.jpg" /> Figura 4: un confronto della citotossicità delle cellule NK-MH, per citotossicità di tutto il fegato linfociti, che è stato lavato e da questa arricchita in gradiente di densità di separazione (YAC-1 linea di cellule bersaglio) cellule MH-NK (raccolte dal MH-. vano attraverso l&#39;approccio qui descritto) espone profonda citotossicità contro la linea cellulare di destinazione YAC-1, mentre l&#39;intero linfociti epatici (seguenti lavorazioni meccaniche, che è stato lavato ed arricchita attraverso la separazione in gradiente di densità), visualizzati significativamente più bassi livelli di citotossicità (fino a 30%) (p &lt;0.05) che sono tipici nella letteratura. l&#39;asse X rappresenta il rapporto effettore-to-target le cellule. I dati sono presentati come media ± SEM. <a href="https://www-jove-com.remotexs.ntu.edu.sg/files/ftp_upload/53918/53918fig4large.jpg" target="_blank">Si prega</a>clicca qui per vedere una versione più grande di questa figura. <img alt="Figura 5" src="/files/ftp_upload/53918/53918fig5.jpg" /> Figura 5:. Un confronto di mononucleate sottopopolazioni cellulari e sottogruppi di cellule NK Dalla circolazione Mononuclear, l&#39;MH-Mononuclear, e l&#39;intero cellule del fegato mononucleate FACS analisi mostra chiare differenze nella composizione dei seguenti sottopopolazioni di cellule: i monociti (CD161dim), le cellule NK (CD161 luminoso), le cellule T (CD3), le cellule B (CD45), e le cellule NKT (CD161 e CD3) nonché le differenze nel profilo di maturazione (CD11b / CD27) tra i diversi comparti. <a href="https://www-jove-com.remotexs.ntu.edu.sg/files/ftp_upload/53918/53918fig5large.jpg" target="_blank">Si prega di cliccare qui per vedere una versione più grande di questa figura.</a>

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Selective Harvesting of Marginating-hepatic Leukocytes

Marginating-hepatic leukocytes exhibit unique characteristics and distinct immunological functions compared to other leukocyte populations. Here we describe a method for selective harvesting of this specific hepatic cell population, through forced perfusion of the liver of rats or mice. Marginating-hepatic leukocytes seem critical in determining susceptibility to hepatic-related diseases and metastases.

La raccolta selettiva di Marginating-epatiche leucociti

Marginating-hepatic (MH) leukocytes (leukocytes adhering to the sinusoids of the liver), were shown to exhibit unique composition and characteristics ...

selective-harvesting-of-marginating-hepatic-leukocytes

Nanyang Technological University

Research

JoVE Journal

Immunology and Infection

5.6K Views.  Tel-Aviv University. Marginating-hepatic leukocytes exhibit unique characteristics and distinct immunological functions compared to other leukocyte populations. Here we describe a method for selective harvesting of this specific hepatic cell population, through forced perfusion of the liver of rats or mice. Marginating-hepatic leukocytes seem critical in determining susceptibility to hepatic-related diseases and metastases.

Video: Selective Harvesting of Marginating-hepatic Leukocytes

Isolation of Brain-infiltrating Leukocytes

We describe a method for preparing brain infiltrating leukocytes (BILs) from mice. We demonstrate how to infect mice with Theiler's murine encephalomyelitis virus (TMEV) via a rapid intracranial injection technique and how to purify a leukocyte-enriched population of infiltrating cells from whole brain. Briefly, mice are anesthetized with isoflurane in a closed chamber and are free-hand injected with a Hamilton syringe into the frontal cortex. Mice are then killed at various times after infection by isoflurane overdose and whole brains are extracted and homogenized in RPMI with a Tenbroeck tissue grinder. Brain homogenates are centrifuged through a continuous 30% Percoll gradient to remove the myelin and other cell debris. The cell suspension is then strained at 40 &mu;m, washed and centrifuged on a discontinuous Ficoll-Paque Plus gradient to select and purify the leukocytes. The leukocytes are then washed and resuspended in appropriate buffers for immunophenotyping by flow cytometry. Flow cytometry reveals a population of innate immune cells at the early stages of infection in C57BL/6 mice. At 24 hours post infection, multiple subsets of immune cells are present in the BILs, with an enriched population of Gr1+, CD11b+ and F4/80+cells. Therefore, this method is useful in characterizing the immune response to acute infection in the brain.

A rapid method to obtain infiltrating leukocytes from the murine brain is described. This method utilizes a continuous Percoll gradient and discontinuous Ficoll gradient to select and purify the leukocyte-enriched layer. Isolated leukocytes may then be characterized by flow cytometric measurements.

Isolamento di Brain-infiltrazione Leucociti

We describe a method for preparing brain infiltrating leukocytes (BILs) from mice. We demonstrate how to infect mice with Theiler's murine ...

Ricerca

Immunologia e infezioni

Isolation and Analysis of Brain-sequestered Leukocytes from Plasmodium berghei ANKA-infected Mice

We describe a method for isolation and characterization of adherent inflammatory cells from brain blood vessels of P. berghei ANKA-infected mice. Infection of susceptible mouse-strains with this parasite strain results in the induction of experimental cerebral malaria, a neurologic syndrome that recapitulates certain important aspects of Plasmodium falciparum-mediated severe malaria in humans 1,2 . Mature forms of blood-stage malaria express parasitic proteins on the surface of the infected erythrocyte, which allows them to bind to vascular endothelial cells. This process induces obstructions in blood flow, resulting in hypoxia and haemorrhages 3 and also stimulates the recruitment of inflammatory leukocytes to the site of parasite sequestration.
Unlike other infections, i.e neutrotopic viruses4-6, both malaria-parasitized red blood cells (pRBC) as well as associated inflammatory leukocytes remain sequestered within blood vessels rather than infiltrating the brain parenchyma. Thus to avoid contamination of sequestered leukocytes with non-inflammatory circulating cells, extensive intracardial perfusion of infected-mice prior to organ extraction and tissue processing is required in this procedure to remove the blood compartment. After perfusion, brains are harvested and dissected in small pieces. The tissue structure is further disrupted by enzymatic treatment with Collagenase D and DNAse I. The resulting brain homogenate is then centrifuged on a Percoll gradient that allows separation of brain-sequestered leukocytes (BSL) from myelin and other tissue debris. Isolated cells are then washed, counted using a hemocytometer and stained with fluorescent antibodies for subsequent analysis by flow cytometry.
This procedure allows comprehensive phenotypic characterization of inflammatory leukocytes migrating to the brain in response to various stimuli, including stroke as well as viral or parasitic infections. The method also provides a useful tool for assessment of novel anti-inflammatory treatments in pre-clinical animal models.

Isolation and Analysis of Brain-sequestered Leukocytes from Plasmodium berghei ANKA-infected Mice

A method for isolation of adherent inflammatory leukocytes from brain blood vessels of Plasmodium berghei ANKA-infected mice is described. The method allows quantification as well as phenotypic characterization of isolated leukocytes after staining with fluorescent antibodies and subsequent analysis by flow cytometry.

Isolamento e analisi di Brain-sequestrati da leucociti<em&gt; Plasmodium berghei</em&gt; ANKA topi infettati

We describe a method for isolation and  characterization of adherent inflammatory cells from brain blood vessels of P. berghei ANKA-infected mice. ...

Bioenergetics and the Oxidative Burst: Protocols for the Isolation and Evaluation of Human Leukocytes and Platelets

Mitochondrial dysfunction is known to play a significant role in a number of pathological conditions such as atherosclerosis, diabetes, septic shock, and neurodegenerative diseases but assessing changes in bioenergetic function in patients is challenging.&#160;Although diseases such as diabetes or atherosclerosis present clinically with specific organ impairment, the systemic components of the pathology, such as hyperglycemia or inflammation, can alter bioenergetic function in circulating leukocytes or platelets. This concept has been recognized for some time but its widespread application has been constrained by the large number of primary cells needed for bioenergetic analysis.&#160;This technical limitation has been overcome by combining the specificity of the magnetic bead isolation techniques, cell adhesion techniques, which allow cells to be attached without activation to microplates, and the sensitivity of new technologies designed for high throughput microplate respirometry.&#160;An example of this equipment is the extracellular flux analyzer. Such instrumentation typically uses oxygen and pH sensitive probes to measure rates of change in these parameters in adherent cells, which can then be related to metabolism. Here we detail the methods for the isolation and plating of monocytes, lymphocytes, neutrophils and platelets, without activation, from human blood and the analysis of mitochondrial bioenergetic function in these cells. In addition, we demonstrate how the oxidative burst in monocytes and neutrophils can also be measured in the same samples. Since these methods use only 8-20 ml human blood they have potential for monitoring reactive oxygen species generation and bioenergetics in a clinical setting.

Blood leukocytes and platelets can be used as a marker of overall bioenergetic health of an individual and so have the potential to monitor pathological processes and the impact of treatments. Here&#160;we describe a method to isolate and measure mitochondrial function and the oxidative burst in these cells.

Bioenergetica e il burst ossidativo: Protocolli per l&#39;isolamento e la valutazione dei leucociti umani e piastrine

Mitochondrial dysfunction is known to play a significant role in a number of pathological conditions such as atherosclerosis, diabetes, septic shock, and ...

Analyzing the Effects of Stromal Cells on the Recruitment of Leukocytes from Flow

Stromal cells regulate the recruitment of circulating leukocytes during inflammation through cross-talk with neighboring endothelial cells. Here we describe two in vitro &#8220;vascular&#8221; models for studying the recruitment of circulating neutrophils from flow by inflamed endothelial cells. A major advantage of these models is the ability to analyze each step in the leukocyte adhesion cascade in order, as would occur in vivo. We also describe how both models can be adapted to study the role of stromal cells, in this case mesenchymal stem cells (MSC), in regulating leukocyte recruitment.
Primary endothelial cells were cultured alone or together with human MSC in direct contact on Ibidi microslides or on opposite sides of a Transwell filter for 24 hr. Cultures were stimulated with tumor necrosis factor alpha (TNF&#945;) for 4 hr and incorporated into a flow-based adhesion assay. A bolus of neutrophils was perfused over the endothelium for 4 min. The capture of flowing neutrophils and their interactions with the endothelium was visualized by phase-contrast microscopy.
In both models, cytokine-stimulation increased endothelial recruitment of flowing neutrophils in a dose-dependent manner. Analysis of the behavior of recruited neutrophils showed a dose-dependent decrease in rolling and a dose-dependent increase in transmigration through the endothelium. In co-culture, MSC suppressed neutrophil adhesion to TNF&#945;-stimulated endothelium.
Our flow based-adhesion models mimic the initial phases of leukocyte recruitment from the circulation. In addition to leukocytes, they can be used to examine the recruitment of other cell types, such as therapeutically administered MSC or circulating tumor cells. Our multi-layered co-culture models have shown that MSC communicate with endothelium to modify their response to pro-inflammatory cytokines, altering the recruitment of neutrophils. Further research using such models is required to fully understand how stromal cells from different tissues and conditions (inflammatory disorders or cancer) influence the recruitment of leukocytes during inflammation.

The ability of inflamed endothelium to recruit leukocytes from flow is regulated by mesenchymal stromal cells. We describe two in vitro models incorporating primary human cells that can be used to assess neutrophil recruitment from flow and examine the role that mesenchymal stromal cells play in regulating this process.

Analizzando gli effetti delle cellule stromali per il reclutamento dei leucociti da portata

Stromal cells regulate the recruitment of circulating leukocytes during inflammation through cross-talk with neighboring endothelial cells. Here we ...

Isolation of Leukocytes from the Human Maternal-fetal Interface

Pregnancy is characterized by the infiltration of leukocytes in the reproductive tissues and at the maternal-fetal interface (decidua basalis and decidua parietalis). This interface is the anatomical site of contact between maternal and fetal tissues; therefore, it is an immunological site of action during pregnancy. Infiltrating leukocytes at the maternal-fetal interface play a central role in implantation, pregnancy maintenance, and timing of delivery. Therefore, phenotypic and functional characterizations of these leukocytes will provide insight into the mechanisms that lead to&#160;pregnancy disorders. Several protocols have been described in order to isolate infiltrating leukocytes from the decidua basalis and decidua parietalis; however, the lack of consistency in the reagents, enzymes, and times of incubation makes it difficult to compare these results. Described herein is&#160;a novel approach that combines the use of gentle mechanical and enzymatic dissociation techniques to preserve the viability and integrity of extracellular and intracellular markers in leukocytes isolated from the human tissues at the maternal-fetal interface. Aside from immunophenotyping, cell culture, and cell sorting, the future applications of this protocol are numerous and varied. Following this protocol, the isolated leukocytes can be used to determine DNA methylation, expression of target genes, in vitro leukocyte functionality (i.e., phagocytosis, cytotoxicity, T-cell proliferation, and plasticity, etc.), and the production of reactive oxygen species at the maternal-fetal interface. Additionally, using the described protocol, this laboratory has been able to describe new and rare leukocytes at the maternal-fetal interface.

Described herein is a protocol to isolate and further study the infiltrating leukocytes of the decidua basalis and decidua parietalis - the human maternal-fetal interface. This protocol maintains the integrity of cell surface markers and yields enough viable cells for downstream applications as proven by flow cytometry analysis.

L&#39;isolamento dei leucociti di Human Interface materno-fetale

Pregnancy is characterized by the infiltration of leukocytes in the reproductive tissues and at the maternal-fetal interface (decidua basalis and decidua ...

Isolation of Leukocytes from the Murine Tissues at the Maternal-Fetal Interface

Immune tolerance in pregnancy requires that the immune system of the mother undergoes distinctive changes in order to accept and nurture the developing fetus. This tolerance is initiated during coitus, established during fecundation and implantation, and maintained throughout pregnancy. Active cellular and molecular mediators of maternal-fetal tolerance are enriched at the site of contact between fetal and maternal tissues, known as the maternal-fetal interface, which includes the placenta and the uterine and decidual tissues. This interface is comprised of stromal cells and infiltrating leukocytes, and their abundance and phenotypic characteristics change over the course of pregnancy. Infiltrating leukocytes at the maternal-fetal interface include neutrophils, macrophages, dendritic cells, mast cells, T cells, B cells, NK cells, and NKT cells that together create the local micro-environment that sustains pregnancy. An imbalance among these cells or any inappropriate alteration in their phenotypes is considered a mechanism of disease in pregnancy. Therefore, the study of leukocytes that infiltrate the maternal-fetal interface is essential in order to elucidate the immune mechanisms that lead to pregnancy-related complications. Described herein is a protocol that uses a combination of gentle mechanical dissociation followed by a robust enzymatic disaggregation with a proteolytic and collagenolytic enzymatic cocktail to isolate the infiltrating leukocytes from the murine tissues at the maternal-fetal interface. This protocol allows for the isolation of high numbers of viable leukocytes (&#62;70%) with sufficiently conserved antigenic and functional properties. Isolated leukocytes can then be analyzed by several techniques, including immunophenotyping, cell sorting, imaging, immunoblotting, mRNA expression, cell culture, and in vitro functional assays such as mixed leukocyte reactions, proliferation, or cytotoxicity assays.

Described herein is a protocol to isolate and analyze the infiltrating leukocytes of tissues at the maternal-fetal interface (uterus, decidua, and placenta) of mice. This protocol maintains the integrity of most cell surface markers and yields enough viable cells for downstream applications including flow cytometry analysis.

L&#39;isolamento dei leucociti di tessuti murini all&#39;interfaccia materno-fetale

Immune tolerance in pregnancy requires that the immune system of the mother undergoes distinctive changes in order to accept and nurture the developing ...

Isolation of Infiltrating Leukocytes from Mouse Skin Using Enzymatic Digest and Gradient Separation

Dissociating murine skin into a single cell suspension is essential for downstream cellular analysis such as the characterization of infiltrating immune cells in rodent models of skin inflammation. Here, we describe a protocol for the digestion of mouse skin in a nutrient-rich solution with collagenase D, followed by separation of hematopoietic cells using a discontinuous density gradient. Cells thus obtained can be used for in vitro studies, in vivo transfer, and other downstream cellular and molecular analyses including flow cytometry. This protocol is an effective and economical alternative to expensive mechanical dissociators, specialized separation columns, and harsher trypsin- and dispase-based digestion methods, which may compromise cellular viability or density of surface proteins relevant for phenotypic characterization or cellular function. As shown here in our representative data, this protocol produced highly viable cells, contained specific immune cell subsets, and had no effect on integrity of common surface marker proteins used in flow cytometric analysis.

This protocol describes enzymatic digestion of mouse skin in nutrient-rich medium followed by gradient separation to isolate leukocytes. Cells thus derived can be used for diverse downstream applications. This is an effective, economical, and improved alternative to tissue dissociation machines and harsher trypsin and dispase-based tissue digestion protocols.

Isolamento di leucociti infiltranti da mouse pelle utilizzando enzimatica Digest e Separazione Gradient

Dissociating murine skin into a single cell suspension is essential for downstream cellular analysis such as the characterization of infiltrating immune ...

Selective Harvesting of Marginating-pulmonary Leukocytes

Marginating-pulmonary (MP) leukocytes are leukocytes that adhere to the inner endothelium of the lung capillaries. MP-leukocytes were shown to exhibit unique composition and characteristics compared to leukocytes of other immune compartments. Evidence suggests higher cytotoxicity of natural killer cells, and a distinct pro- and anti-inflammatory profile of the MP-leukocyte population compared to circulating or splenic immunocytes. The method presented herein enables selective harvesting of MP-leukocytes by forced perfusion of the lungs in either mice or rats. In contrast to other methods used to extract lung-leukocytes, such as tissue grinding and biological degradation, this method exclusively yields leukocytes from the lung capillaries, uncontaminated with parenchymal, interstitial, and broncho-alveolar cells. In addition, the perfusion technique better preserves the integrity and the physiological milieu of MP-leukocytes, without inducing physiological responses due to tissue processing. This unique MP leukocyte population is strategically located to identify and react towards abnormal circulating cells, as all circulating malignant cells and infected cells are detained while passing through the lung capillaries, physically interacting with endothelial cells and resident leukocytes,. Thus, selective harvesting of MP-leukocytes and their study under various conditions may advance our understanding of their biological and clinical significance, specifically with respect to controlling circulating aberrant cells and lung-related diseases.

Marginating-pulmonary leukocytes exhibit unique characteristics and distinct immunological functions compared to other leukocyte populations. Here we describe selective harvesting of this subpopulation of pulmonary leukocytes, by forced perfusion of the lungs in rats and mice. Marginating-pulmonary leukocytes seem critical in determining susceptibility to blood-borne and lung-related diseases.

La raccolta selettiva di Marginating-polmonari leucociti

Marginating-pulmonary (MP) leukocytes are leukocytes that adhere to the inner endothelium of the lung capillaries. MP-leukocytes were shown to exhibit ...

Two-photon Intravital Imaging of Leukocytes During the Immune Response in Lipopolysaccharide-treated Mouse Liver

Sepsis is a type of severe infection that can cause organ failure and tissue damage. Although the mortality and morbidity rates associated with sepsis are extremely high, no direct treatment or organ-related mechanism has been examined in detail in real time. The liver is the key organ that manages toxins and infections in the human body. Herein, we aimed to perform intravital imaging of mouse liver after induction of endotoxemia in order to track the motility of immune cells, such as neutrophils and liver capsular macrophages (LCMs). Accordingly, we designed a novel surgical method for exposure of the liver with minimally invasive surgery. Mice were intraperitoneally injected with lipopolysaccharide (LPS), a common endotoxin. Using our novel surgical approach for exposure and intravital imaging of the mouse liver, we found that neutrophil recruitment in LPS-treated LysM-green fluorescent protein (GFP) mouse liver was increased compared with that in phosphate-buffered saline-treated liver. After LPS treatment, the number of neutrophils increased significantly with time. Additionally, using CX3Cr1-GFP mice, we successfully visualized liver resident macrophages called LCMs. Therefore, to investigate the efficacy of new reagents to control immune mobility in vivo, determining the motility and morphology of neutrophils and LCMs in the liver may allow us to identify therapeutic effect in organ failure and tissue damage caused by leukocytes activation in sepsis.

We established a novel surgical protocol for two-photon imaging of live mice liver with minimal invasion. With this technique, we identified the detailed structure of the liver during lipopolysaccharide-induced endotoxemia. We anticipate that this method may be utilized to determine the effectiveness of various reagents treatment to hepatic leukocyte migration.

Due-fotone videomicroscopia Imaging dei leucociti durante la risposta immunitaria nel fegato Lipopolysaccharide-trattati del topo

Sepsis is a type of severe infection that can cause organ failure and tissue damage. Although the mortality and morbidity rates associated with sepsis are ...

Identification of Mediators of T-cell Receptor Signaling via the Screening of Chemical Inhibitor Libraries

The T-cell receptor (TCR) signaling pathway comprises a multitude of mediators that transmit signals upon the activation of the TCR. Different strategies have been proposed and implemented for the identification of new mediators of TCR signaling, which would improve the understanding of T-cell processes, including activation and thymic selection. We describe a screening assay that enables the identification of molecules that influence TCR signaling based on the activation of developing thymocytes. Strong TCR signals cause developing thymocytes to activate apoptotic machinery in a process known as negative selection. Through the application of kinase inhibitors, those with targets that affect TCR signaling are able to override the process of negative selection. The method detailed in this paper can be used to identify inhibitors of canonical kinases with established roles in the TCR signaling pathways and also inhibitors of new kinases yet to be established in the TCR signaling pathways. The screening strategy here can be applied to screens of higher throughput for the identification of novel druggable targets in TCR signaling.

Identification of Mediators of T-cell Receptor Signaling via the Screening of Chemical Inhibitor Libraries

This paper uses a flow-cytometry-based assay to screen libraries of chemical inhibitors for the identification of inhibitors and their targets that influence T-cell receptor signaling. The methods described here can also be expanded for high-throughput screenings.

Identificazione dei mediatori del T-cell Receptor segnalazione tramite lo Screening di librerie chimiche inibitore

The T-cell receptor (TCR) signaling pathway comprises a multitude of mediators that transmit signals upon the activation of the TCR. Different strategies ...

La raccolta selettiva di Marginating-epatiche leucociti

Riepilogo

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Capitoli in questo video

Isolamento di Brain-infiltrazione Leucociti

Isolamento e analisi di Brain-sequestrati da leucociti

Bioenergetica e il burst ossidativo: Protocolli per l'isolamento e la valutazione dei leucociti umani e piastrine

Analizzando gli effetti delle cellule stromali per il reclutamento dei leucociti da portata

L'isolamento dei leucociti di Human Interface materno-fetale

L'isolamento dei leucociti di tessuti murini all'interfaccia materno-fetale

Isolamento di leucociti infiltranti da mouse pelle utilizzando enzimatica Digest e Separazione Gradient

La raccolta selettiva di Marginating-polmonari leucociti

Due-fotone videomicroscopia Imaging dei leucociti durante la risposta immunitaria nel fegato Lipopolysaccharide-trattati del topo

Identificazione dei mediatori del T-cell Receptor segnalazione tramite lo Screening di librerie chimiche inibitore