Dr. B.P.S. Chauhan would like to gratefully acknowledge William Paterson University for assigned release time (ART) award for part of the research described here and also for the research program in general.

Nota: Tutti i reagenti sono utilizzati come è dal produttore, senza ulteriore purificazione. Le reazioni sono state monitorate per fino ad una settimana tramite spettroscopia UV-Vis per assicurare riduzione completa. Tutte le reazioni sono svolte sotto una cappa di sfiato e abbigliamento adeguato la sicurezza è sempre usati, compresi i guanti, occhiali di protezione, e camici. 1. Sintesi di argento nanoparticelle <ol><li> Pesare 0.0169 g (0,1 mmoli) di nitrato d&#39;argento direttamente in un pallone da 50 ml Erlenmeyer. </li><li> Aggiungere a 20 ml di 18,2 MW di acqua ultrapura e un bar agitatore magnetico. Coprire pallone con tappo per evitare l&#39;evaporazione. </li><li> Inserire pallone in un bagno d&#39;olio situato su una piastra agitatore / calda e garantire che la temperatura viene mantenuta a 60 ° C. </li><li> Aggiungere lentamente 144 ml (0,2 mmoli) di 2-AST utilizzando una micropipetta di precisione. Lavare pipetta più volte in soluzione per garantire che tutti silano viene trasferito nella soluzione. </li><li> Prendere le letture spettroscopia UV-Vissecondo il protocollo di cui alla sezione 5. </li><li> Dopo 6 ore, rimuovere il campione dal bagno d&#39;olio e versare in un flacone da 20 ml di esempio per l&#39;archiviazione, TEM, FTIR e ulteriori analisi. Nota: Sintesi di nanoparticelle di oro e palladio segue il metodo e stechiometrici stessi importi ad eccezione di nanoparticelle di oro richiedono 216 ml (0,3 mmol) 2-AST. La reazione può continuare a produrre nanoparticelle per un massimo di 2 settimane, ma il tasso non è significativo rispetto al tasso iniziale. </li></ol> 2. Microscopio Elettronico a Trasmissione (TEM) Preparazione del campione <ol><li> Assicurarsi che campione è raffreddato a RT. </li><li> Posizionare una griglia di rame formvar rivestite 200 carbonio-maglia su un pezzo di carta pulito filtro. </li><li> Utilizzando un 1 ml di plastica pipetta Pasteur, cast-goccia circa 60 ml di campione nanoparticelle direttamente sulla griglia. </li><li> Lasciare griglia per asciugare per 24 ore prima di imaging. </li><li> Prendere immagini TEM ad alta risoluzione con le seguenti condizioni:Attuali 10 μA e 100 kV tensione di accelerazione 22. </li></ol> 3. Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) Preparazione del campione Nota: Eseguire NMR a temperatura ambiente. Ad alte temperature segnali possono fondersi, che degrada la qualità degli spettri ottenuti. <ol><li> Usando una pipetta di precisione, pipetta 50 ml di anidride deuterio (D 2 O) in una provetta pulita NMR. </li><li> Con un&#39;altra pipetta di precisione pulita, pipetta 400 ml di campione nanoparticelle nella stessa tubo NMR. <ol><li> Come campioni possono aderire alle pareti interne del tubo NMR, aggiungere lentamente soluzioni nel tubo NMR. Se il campione non aderisce, tappare la provetta e agitare la parte superiore del tubo per forzare la soluzione al fondo. </li></ol></li><li> Mescolare il campione agitando e ripetutamente invertendo il tubo NMR. </li><li> Luogo provetta nel NMR seguendo le indicazioni stabilite dal protocollo NMR fornito dal produttore. Un verso l&#39;alto di 1.000 scansioni possono essere necessari per res corretteoluzione in un programma di impulso protonica NMR 1 H. Nota: pareti del tubo NMR devono essere pulite. Si raccomanda che la parete esterna del tubo viene pulito con una microfibra o un panno privo di lanugine prima dell&#39;analisi per chiarezza spettri. </li><li> Scartare campione al termine. Non restituire campione di soluzione madre. </li></ol> 4. trasformata di Fourier (FTIR) Spettroscopia di preparazione del campione <ol><li> Mettere 2 ml di campione nanoparticelle in un piccolo contenitore di vetro. Una fiala di vetro 3 ml di tubo o 1 dram funziona bene. </li><li> Essiccare i campioni collocando il contenitore di vetro in un essiccatore a vuoto provvista di rubinetto. </li><li> Fissare essiccatore agli apparecchi pompa a vuoto. L&#39;essiccazione dei campioni può richiedere alcune ore a seconda della forza del vuoto. Considerare i campioni asciutto dopo non c&#39;è liquido visibile nel contenitore. </li><li> Raschi giù il campione con una spatola pulita e raccogliere materiali solidi. </li><li> Posizionare il materiale solido sul ATR-FTIR spettroscopia dotato di cris ZnSeal laser a diodi. </li><li> Ottenere spettri FTIR integrando 32 scansioni tra 4,000-500 cm -1 con una risoluzione spettrale di 2,0. Utilizzare l&#39;aria background 23. </li></ol> 5. UV-Vis Spectroscopy Preparazione del campione <ol><li> Effettuare spettroscopia UV-Vis su campioni di nanoparticelle che sono in un 9:59 diluizione del campione di nanoparticelle di acqua in modo che la saturazione non si verifica in analisi spettrometro. </li><li> Rimuovere i campioni di nanoparticelle per UV-Vis mentre la reazione è in funzione a intervalli di mezz&#39;ora. </li><li> Usando una pipetta di precisione, togliere 100 ml di materiale di nanoparticelle e posto in una provetta di plastica. </li><li> Aggiungere 1 ml di acqua ultrapura per la stessa cuvetta e mescolare accuratamente svuotando la pipetta più volte. </li><li> Record UV-Vis spettro di assorbimento 250-800 nm. </li><li> Dopo l&#39;analisi, non tornare campione reazione. Smaltire analita in modo appropriato. </li></ol>

<ol>
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Non ci sono interessi finanziari contrastanti.

Sali riportati in questo documento sono gli unici sali che sono stati testati di questo metallo. Come risultato, non è certo che questa strategia reazione sarebbe lavorare con tutti i sali dei metalli, in particolare l&#39;oro. La solubilità di questi sali in acqua può anche influenzare l&#39;esito della reazione in termini di tempo di reazione, la morfologia, e le rese. In tutte le reazioni, il silano è stato aggiunto ad una soluzione di sale di metallo già disciolto. Vale la pena notare che occorre fare attenzione per garantire la precisione di queste reazioni richiedono una piccola concentrazione di sali metallici, che possono essere igroscopica o deliquescenti 18. Questo problema è stato sperimentato nella sintesi di nanoparticelle cloruro d&#39;oro come complessi d&#39;oro sono l&#39;aria sensibili e possono decomporsi quando lasciato esposto all&#39;aria. Nel tentativo di alleviare questo, sale cloruro oro è stato conservato in frigorifero fino al momento e poi rimosso, rapidamente misurato e restituito alla refrigerazione quando completa. Inoltre, poiché un condensatorenon utilizzato con il recipiente di reazione, si deve prestare attenzione che il solvente non evapora durante la fase di riscaldamento. L&#39;acqua usata come solvente dovrebbe essere di elevata purezza. Contamina a variazioni solvente e del pH possono influenzare la formazione di nanoparticelle. La produzione di nanoparticelle d&#39;oro e d&#39;argento si svolge in condizioni di reazione blande, che fa ben sperare per questo protocollo in applicazioni industriali. Questo metodo permette di produrre nanoparticelle di metalli nobili in mezzo acquoso con alte rese. Un importante vantaggio di questo metodo è che non richiede alcuna ulteriore agente riducente, che è noto per complicare l&#39;isolamento della risultante nanoparticelle possono essere necessarie ulteriori stadi di purificazione. Si prevede che questo protocollo si estenderà ad altri metalli come bene. Questo metodo può anche fornire una via in cui le particelle possono essere resi eterogenei tramite metodi sol gel. Inoltre, la maggior parte dei materiali possono essere convertiti in geLS tramite copolimerizzazione con altri agenti di gelificazione 21. La ricerca è già in corso per preparare e analizzare tali gel. La continua ricerca è orientata verso la generazione di un tale nanocomposito, che sarà interessante per applicazioni in recuperabile catalisi eterogenea.

Poiché la domanda e le applicazioni di aumenti progettista nanomateriali, in modo da fare i vari metodi di sintesi. I metodi &quot;top-down&quot;, quali l&#39;ablazione laser o attacco chimico sono stati impiegati per la loro eccellente controllabilità e capacità di risolvere materiali attendibile al livello sub-micron. Questi metodi si basano su materiali sfusi in lavorazione in componenti più sottili, che tipicamente aumentano il costo di produzione come la dimensione desiderata nanostruttura diminuisce. Un metodo alternativo di sintesi a questo è l&#39;approccio &quot;bottom-up&quot;, che controlla la sintesi a livello molecolare e si accumula alla nanostruttura desiderata. Ciò conferisce un notevole grado di controllo sulla desiderata autoassemblaggio, funzionalità, passività e stabilità nella generazione di questi materiali nanostrutturati 1. Lavorando dal livello molecolare, nanocompositi ibridi possono essere generati fornire i vantaggi di entrambi i materiali della stessa structuri. Come nanomateriali sono sintetizzati attraverso la strategia bottom-up, metodi devono essere utilizzati per controllare la dimensione delle particelle, forma, struttura, idrofobicità, la porosità, la carica, e la funzionalità 2. In sintesi nanoparticelle nucleo metallico, il sale metallico è sensibilmente ridotto in un processo autocatalitico per generare particelle zero-valente, che a sua volta dirigono la nucleazione di altra particella. Questo porta a clustering e la produzione di nanoparticelle, infine, 3. Nel tentativo di controllare la dimensione delle nanoparticelle create e impedire loro di precipitare dalla soluzione, stabilizzanti come leganti, tensioattivi, carica ionica e grandi polimeri vengono sfruttati per la loro capacità di bloccare le nanoparticelle da ulteriori agglomerato 4-10. Questi materiali inibiscono la van der Waals attrazione delle nanoparticelle, sia attraverso ingombro sterico dovuto alla presenza di gruppi voluminosi e attraverso repulsioni coulombiano 3. in til suo lavoro, una, una pentola, strategia sintetica facile per la generazione delle varie nanoparticelle nucleo metallico utilizzando il silano, N- (2-amminoetil) -3-aminosilanetriol (2-AST) è presentato (Figura 1). Ligandi di questo composto sono in grado di ridurre precursori metallo e stabilizzare nanoparticelle metalliche con un relativamente elevata efficacia. Le tre frazioni silanolici presenti sono anche in grado di reticolazione e questo costituisce una rete interconnessa di polimero silano organico impregnato di nanoparticelle di sua matrice (Figura 2). A differenza di molti silani, che facilmente subiscono idrolisi in presenza di acqua, questo composto è stabilizzato in acqua, che è vantaggioso per scopi idrofobicità, stabilità e controllo.

<table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" width="644">
	<tbody>
		<tr height="21">
			<td height="21" style="height:21px;width:287px;">n-(2-aminoethyl)-3-aminosilanetriol (2-AST)</td>
			<td style="width:209px;">Gelest</td>
			<td style="width:72px;">SIA0590.0</td>
			<td style="width:76px;">25% in H2O</td>
		</tr>
		<tr height="21">
			<td height="21" style="height:21px;">Silver nitrate</td>
			<td>Sigma Aldrich</td>
			<td>S6506</td>
			<td></td>
		</tr>
		<tr height="21">
			<td height="21" style="height:21px;">Gold(III) chloride trihydrate</td>
			<td>Sigma Aldrich</td>
			<td align="right">520918</td>
			<td></td>
		</tr>
		<tr height="21">
			<td height="21" style="height:21px;">Palladium(II) Nitrate</td>
			<td>Alfa Aesar</td>
			<td align="right">11035</td>
			<td></td>
		</tr>
		<tr height="21">
			<td height="21" style="height:21px;">Deuterium Dioxide</td>
			<td>Cambridge Isotope Laboratories</td>
			<td>DLM-4-100</td>
			<td></td>
		</tr>
	</tbody>
</table>

generation of zerovalent metal core nanoparticles using n-(2-aminoethyl)-3-aminosilanetriol

In this work, a facile one-pot reaction for the formation of metal nanoparticles in a water solution through the use of n-(2-aminoethyl)-3-aminosilanetriol is presented. This compound can be used to effectively reduce and complex metal salts into metal core nanoparticles coated with the compound. By controlling the concentrations of salt and silane one is able to control reaction rates, particle size, and nanoparticle coating. The effects of these changes were characterized through transmission electron microscopy (TEM), UV-Vis spectrometry (UV-Vis), Nuclear Magnetic Resonance spectroscopy (NMR) and Fourier Transform Infrared spectroscopy (FTIR). A unique aspect to this reaction is that usually silanes hydrolyze and cross-link in water; however, in this system the silane is water-soluble and stable. It is known that silicon and amino moieties can form complexes with metal salts. The silicon is known to extend its coordination sphere to form penta- or hexa-coordinated species. Furthermore, the silanol group can undergo hydrolysis to form a Si-O-Si silica network, thereby transforming the metal nanoparticles into a functionalized nanocomposites.

La reazione è stata monitorata tramite spettrometria UV-Vis come formazione di nanoparticelle dovrebbe produrre picchi caratteristici per ciascuna nanoparticella di metallo individuo. L&#39;analisi finale dei materiali sintetizzati stato realizzato attraverso TEM e FTIR. Gli spettri FTIR stato ottenuto da polvere essiccata di campioni. L&#39;analisi granulometrica può essere ottenuto misurando il diametro delle nanoparticelle da immagini ottenute mediante TEM e risultati delle medie. Complessazione di nanoparticelle con 2-AST silano può essere verificata con FTIR dalla presenza di picchi caratteristici di silano e ammine funzionalità (Figura 3C, 5C, e 6C). La letteratura suggerisce la presenza di legami Si-O-Si può produrre forte assorbimento infrarosso circa 1.000 cm -1 con ramificazione e catene polimeriche estesi ampliando questo picco 20. Picchi nella gamma di 1,550-1,650 cm -1 sono attribuiti a NH 2 deformazione. Una moderata tratto NH 2 e NH wag possono essere visti a 3,000-2,750 cm -1 e 910-770 cm -1 rispettivamente 19. Per la sintesi di nanoparticelle di argento, i materiali di partenza sono stati aggiunti ad una soluzione preriscaldata e la reazione è stata monitorata fino riduzione è completa. La UV-Vis spettroscopica analisi del prodotto ha mostrato la formazione di nanoparticelle di argento con un picco crescente a circa 414 nm (Figura 3A), che ha seguito i valori di letteratura della risonanza plasmonica di superficie di argento nanoparticelle formazione 11, 12. La concentrazione di argento nanoparticelle aumentata fino alla riduzione del sale metallico era completa. Dopo 6 ore di reazione, l&#39;analisi TEM (Figura 3B) ha confermato la presenza di nanoparticelle di argento. L&#39;analisi granulometrica dimostrato che la maggioranza dile nanoparticelle sono stati nella gamma di dimensioni 10 ± 2.3 nm. Per comprendere meglio il ruolo della nostra composto silanico, un RT 1 H NMR della soluzione di argento nanoparticelle stato condotto (Figura 4B). Si ritiene che il coordinamento dell&#39;ammina alle nanoparticelle dà origine ai nuovi picchi tra 2.73 a 3.40 δ. Inoltre, i campioni sono stati nuovamente analizzati di nuovo dopo un anno e trattenute le stesse caratteristiche, verificare la stabilità delle particelle. La reazione con cloruro d&#39;oro è stata effettuata nello stesso modo come la sintesi di argento nitrato di nanoparticelle. Nei campioni di oro, un picco crescente nell&#39;intervallo 533 nm nel corso di 6 ore (Figura 5A) è stato osservato, che è caratteristico della banda di risonanza plasmonica di superficie per nanoparticelle di oro 13, 14. L&#39;analisi granulometrica calcolata la dimensione media essere di circa 24 ± 5,4 nm didiame- (Figura 5B). Un campione 1 H NMR è stato preparato per i campioni di oro nello stesso modo come l&#39;argento (Figura 4C). Il coordinamento delle ammine con le nanoparticelle d&#39;oro generato può essere visto dalle cime suddivisione supplementari tra 2,45-3,26 δ. Questi campioni sono stati nuovamente analizzati dopo un anno e sono stati trovati per mantenere le stesse caratteristiche del campione iniziale, che indicava che anche avevano una buona stabilità colloidale. nanoparticelle Palladium sono stati sintetizzati nella stessa maniera come le reazioni argento e oro. È ben noto che una spettri featureless è ottenuta sulla produzione di Pd-nanoparticelle; non vi è alcun aumento max λ osservabile in spettrometria UV-Vis dalla risonanza plasmonica superficiale (Figura 6A) come Pd 0 nanoparticelle sono prodotte 15, 16, 17. Tuttavia, imaging TEM e granulometria analisi indicatiche le nanoparticelle di palladio, una dimensione di 1,8 ± 0,56 nm di diametro (Figura 6B), sono stati sintetizzati. Un campione 1 H NMR è stato preparato per questo esempio seguendo gli stessi metodi di preparazione come le nanoparticelle precedenti (Figura 4D). Nei campioni, il coordinamento delle ammine con Pd 0 nanoparticelle può essere osservata attraverso i picchi aggiuntivi tra 2,81-3,26 δ. <img alt="Figura 1" src="/files/ftp_upload/53507/53507fig1.jpg" /> Figura 1. Proprietà di N- (2-amminoetil) -3-aminosilanetriol (2-AST). <a href="https://www-jove-com.remotexs.ntu.edu.sg/files/ftp_upload/53507/53507fig1large.jpg" target="_blank">Clicca qui per vedere una versione più grande di questa figura.</a> <img alt="figura 2" src="/files/ftp_upload/53507/53507fig2.jpg" /> Figura 2. Schema generale della sintesi di 2-AST stabilizzato metallo nanoparticles. <a href="https://www-jove-com.remotexs.ntu.edu.sg/files/ftp_upload/53507/53507fig2large.jpg" target="_blank">Clicca qui per vedere una versione più grande di questa figura.</a> <img alt="Figura 3" src="/files/ftp_upload/53507/53507fig3.jpg" /> Figura 3. argento nanoparticelle. (A) UV-Vis analisi spettrale della miscela di reazione nanoparticelle di argento in una diluizione 1-10 è stata monitorata nel tempo. (B) formazione immagine TEM di nanoparticelle di argento. (C) FTIR di soluzione di nanoparticelle di argento secca. <a href="https://www-jove-com.remotexs.ntu.edu.sg/files/ftp_upload/53507/53507fig3large.jpg" target="_blank">Si prega di cliccare qui per vedere una versione più grande di questa figura.</a> <img alt="Figura 4" src="/files/ftp_upload/53507/53507fig4.jpg" /> Figura 4. NMR Spettrometria. 1H NMR di campione soluzione in D 2 O. ( <sTrong&gt; A) n- (2-amminoetil) -3-aminosilanetriol; (B) nanoparticelle d&#39;argento; (C) nanoparticelle d&#39;oro; (D) nanoparticelle di palladio. <a href="https://www-jove-com.remotexs.ntu.edu.sg/files/ftp_upload/53507/53507fig4large.jpg" target="_blank">Cliccate qui per vedere una versione più grande di questa figura.</a> <img alt="Figura 5" src="/files/ftp_upload/53507/53507fig5.jpg" /> Figura 5. oro nanoparticelle. (A) UV-Vis analisi spettrale della miscela di reazione oro nanoparticelle a una diluizione 1-10 è stata monitorata nel tempo. (B) per immagini TEM di nanoparticelle d&#39;oro. (C) FTIR di soluzione delle nanoparticelle d&#39;oro secca. <a href="https://www-jove-com.remotexs.ntu.edu.sg/files/ftp_upload/53507/53507fig5large.jpg" target="_blank">Si prega di cliccare qui per vedere una versione più grande di questa figura.</a> <img alt="Figura 6" src = &quot;/ files / ftp_upload / 53507 / 53507fig6.jpg&quot; /&gt; Figura 6. Palladium nanoparticelle. (A) UV-Vis analisi spettrale della miscela di reazione palladio nanoparticelle a una diluizione 1-10 stata monitorata nel tempo. (B) formazione immagine TEM di nanoparticelle di palladio. (C) FTIR della soluzione di palladio nanoparticelle secca. <a href="https://www-jove-com.remotexs.ntu.edu.sg/files/ftp_upload/53507/53507fig6large.jpg" target="_blank">Si prega di cliccare qui per vedere una versione più grande di questa figura.</a>

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Generation of Zerovalent Metal Core Nanoparticles Using n-2-aminoethyl-3-aminosilanetriol

A novel method for metal core nanoparticle synthesis using a water stable silanol is described.

Generazione di zerovalente Metal Core nanoparticelle Uso n- (2-amminoetil) -3-aminosilanetriol

In this work, a facile one-pot reaction for the formation of metal nanoparticles in a water solution through the use of ...

generation-zerovalent-metal-core-nanoparticles-using-n-2-aminoethyl-3

Nanyang Technological University

Research

JoVE Journal

Chemistry

Generation of Zerovalent Metal Core Nanoparticles Using n-(2-aminoethyl)-3-aminosilanetriol

7.6K Views.  William Paterson University. A novel method for metal core nanoparticle synthesis using a water stable silanol is described.

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Using Polystyrene-block-poly(acrylic acid)-coated Metal Nanoparticles as Monomers for Their Homo- and Co-polymerization

We present a template-free method for &#8220;polymerizing&#8221; nanoparticles into long chains without side branches. A variety of nanoparticles are encapsulated in polystyrene-block-poly(acrylic acid) (PSPAA) shells and then used as monomers for their self-assembly. Spherical PSPAA micelles upon acid treatment are known to assemble into cylindrical micelles. Exploiting this tendency, the core-shell nanoparticles are induced to aggregate, coalesce, and then transform into long chains. When more than one type of nanoparticles are used, random and block &#8220;copolymers&#8221; of nanoparticles can be obtained. Detailed procedures are reported for the PSPAA encapsulation of nanoparticles, homo- and co-polymerization of the core-shell nanoparticles, separation and purification of the resulting nanoparticle chains. Transformations of single-line chains into double- and triple-line chains are also presented. The synergy between the polymer shell and the embedded nanoparticles leads to an unusual chain-growth polymerization mode, giving long nanoparticle chains that are distinct from the products of the traditional step-growth aggregation process.

Using Polystyrene-block-polyacrylic acid-coated Metal Nanoparticles as Monomers for Their Homo- and Co-polymerization

We report protocols for &#8220;polymerizing&#8221; various types of polymer-encapsulated metal nanoparticles into long chains of &#8220;homo-&#8220; and &#8220;co-polymers&#8221;.

Utilizzando Polystyrene-<em&gt; Blocco</em&gt; -poly (Acido acrilico) Rivestiti metallo Nanoparticelle come monomeri per loro omo- e co-polimerizzazione

We present a template-free method for &#8220;polymerizing&#8221; nanoparticles into long chains without side branches. A variety of nanoparticles are ...

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Chimica

Reverse Microemulsion-mediated Synthesis of Monometallic and Bimetallic Early Transition Metal Carbide and Nitride Nanoparticles

A reverse microemulsion is used to encapsulate monometallic or bimetallic early transition metal oxide nanoparticles in microporous silica shells. The silica-encapsulated metal oxide nanoparticles are then carburized in a methane/hydrogen atmosphere at temperatures over 800 &#176;C to form silica-encapsulated early transition metal carbide nanoparticles. During the carburization process, the silica shells prevent the sintering of adjacent carbide nanoparticles while also preventing the deposition of excess surface carbon. Alternatively, the silica-encapsulated metal oxide nanoparticles can be nitridized in an ammonia atmosphere at temperatures over 800 &#176;C to form silica-encapsulated early transition metal nitride nanoparticles. By adjusting the reverse microemulsion parameters, the thickness of the silica shells, and the carburization/nitridation conditions, the transition metal carbide or nitride nanoparticles can be tuned to various sizes, compositions, and crystal phases. After carburization or nitridation, the silica shells are then removed using either a room-temperature aqueous ammonium bifluoride solution or a 0.1 to 0.5 M NaOH solution at 40-60 &#176;C. While the silica shells are dissolving, a high surface area support, such as carbon black, can be added to these solutions to obtain supported early transition metal carbide or nitride nanoparticles. If no high surface area support is added, then the nanoparticles can be stored as a nanodispersion or centrifuged to obtain a nanopowder.

A &#8220;removable ceramic coating method&#8221; is presented in visual format for the synthesis of non-sintered and metal-terminated monometallic and bimetallic early transition metal carbide and nitride nanoparticles with tunable sizes and crystal structures.

Reverse Sintesi Microemulsione mediata di Monometallic e bimetallico precoce transizione metallo carburo e nitruro di nanoparticelle

A reverse microemulsion is used to encapsulate monometallic or bimetallic early transition metal oxide nanoparticles in microporous silica shells. The ...

Synthesis, Characterization, and Functionalization of Hybrid Au/CdS and Au/ZnS Core/Shell Nanoparticles

Plasmonic nanoparticles are an attractive material for light harvesting applications due to their easily modified surface, high surface area and large extinction coefficients which can be tuned across the visible spectrum. Research into the plasmonic enhancement of optical transitions has become popular, due to the possibility of altering and in some cases improving photo-absorption or emission properties of nearby chromophores such as molecular dyes or quantum dots. The electric field of the plasmon can couple with the excitation dipole of a chromophore, perturbing the electronic states involved in the transition and leading to increased absorption and emission rates. These enhancements can also be negated at close distances by energy transfer mechanism, making the spatial arrangement of the two species critical. Ultimately, enhancement of light harvesting efficiency in plasmonic solar cells could lead to thinner and, therefore, lower cost devices. The development of hybrid core/shell particles could offer a solution to this issue. The addition of a dielectric spacer between a gold nanoparticles and a chromophore is the proposed method to control the exciton plasmon coupling strength and thereby balance losses with the plasmonic gains. A detailed procedure for the coating of gold nanoparticles with CdS and ZnS semiconductor shells is presented. The nanoparticles show high uniformity with size control in both the core gold particles and shell species allowing for a more accurate investigation into the plasmonic enhancement of external chromophores.

The synthesis of uniform gold nanoparticles coated with semiconductor shells of CdS or ZnS is performed. The semiconductor coating is conducted by first depositing a silver sulfide shell and exchanging the silver cations for zinc or cadmium cations.

Sintesi, Caratterizzazione, e funzionalizzazione di ibrida UA / CdS e Au / ZnS core / shell nanoparticelle

Plasmonic nanoparticles are an attractive material for light harvesting applications due to their easily modified surface, high surface area and large ...

Sediment Core Extrusion Method at Millimeter Resolution Using a Calibrated, Threaded-rod

Aquatic sediment core subsampling is commonly performed at cm or half-cm resolution. Depending on the sedimentation rate and depositional environment, this resolution provides records at the annual to decadal scale, at best. An extrusion method, using a calibrated, threaded-rod is presented here, which allows for millimeter-scale subsampling of aquatic sediment cores of varying diameters. Millimeter scale subsampling allows for sub-annual to monthly analysis of the sedimentary record, an order of magnitude higher than typical sampling schemes. The extruder consists of a 2 m aluminum frame and base, two core tube clamps, a threaded-rod, and a 1 m piston. The sediment core is placed above the piston and clamped to the frame. An acrylic sampling collar is affixed to the upper 5 cm of the core tube and provides a platform from which to extract sub-samples. The piston is rotated around the threaded-rod at calibrated intervals and gently pushes the sediment out the top of the core tube. The sediment is then isolated into the sampling collar and placed into an appropriate sampling vessel (e.g., jar or bag). This method also preserves the unconsolidated samples (i.e., high pore water content) at the surface, providing a consistent sampling volume. This mm scale extrusion method was applied to cores collected in the northern Gulf of Mexico following the Deepwater Horizon submarine oil release. Evidence suggests that it is necessary to sample at the mm scale to fully characterize events that occur on the monthly time-scale for continental slope sediments.

An extrusion method using a calibrated threaded-rod is presented, which allows for mm scale subsampling of aquatic sediment cores. Millimeter-scale sampling is necessary to fully characterize recent event stratigraphy in sediment records.

Sedimenti Nucleo estrusione Metodo a Millimeter risoluzione usando una calibrata, filettata-rod

Aquatic sediment core subsampling is commonly performed at cm or half-cm resolution. Depending on the sedimentation rate and depositional environment, ...

In Situ Detection and Single Cell Quantification of Metal Oxide Nanoparticles Using Nuclear Microprobe Analysis

Micro-analytical techniques based on chemical element imaging enable the localization and quantification of chemical composition at the cellular level. They offer new possibilities for the characterization of living systems and are particularly appropriate for detecting, localizing and quantifying the presence of metal oxide nanoparticles both in biological specimens and the environment. Indeed, these techniques all meet relevant requirements in terms of (i) sensitivity (from 1 up to 10 &#181;g.g-1 of dry mass), (ii) micrometer range spatial resolution, and (iii) multi-element detection. Given these characteristics, microbeam chemical element imaging can powerfully complement routine imaging techniques such as optical and fluorescence microscopy. This protocol describes how to perform a nuclear microprobe analysis on cultured cells (U2OS) exposed to titanium dioxide nanoparticles. Cells must grow on and be exposed directly in a specially designed sample holder used on the optical microscope and in the nuclear microprobe analysis stages. Plunge-freeze cryogenic fixation of the samples preserves both the cellular organization and the chemical element distribution. Simultaneous nuclear microprobe analysis (scanning transmission ion microscopy, Rutherford backscattering spectrometry and particle induced X-ray emission) performed on the sample provides information about the cellular density, the local distribution of the chemical elements, as well as the cellular content of nanoparticles. There is a growing need for such analytical tools within biology, especially in the emerging context of Nanotoxicology and Nanomedicine for which our comprehension of the interactions between nanoparticles and biological samples must be deepened. In particular, as nuclear microprobe analysis does not require nanoparticles to be labelled, nanoparticle abundances are quantifiable down to the individual cell level in a cell population, independently of their surface state.

In Situ Detection and Single Cell Quantification of Metal Oxide Nanoparticles Using Nuclear Microprobe Analysis

We describe a procedure for the detection of chemical elements present in situ in human cells as well as their in vitro quantification. The method is well-suited to any cell type and is particularly useful for quantitative chemical analyses in single cells following in vitro metal oxide nanoparticles exposure.

In Situ Rilevazione e quantificazione di singola cellula delle nanoparticelle di ossido di metallo mediante analisi della microsonda del nucleare

Micro-analytical techniques based on chemical element imaging enable the localization and quantification of chemical composition at the cellular level. ...

Determination of Thermodynamic Properties of Alkaline Earth-liquid Metal Alloys Using the Electromotive Force Technique

A novel electrochemical cell based on a CaF2 solid-state electrolyte has been developed to measure the electromotive force (emf) of binary alkaline earth-liquid metal alloys as functions of both composition and temperature in order to acquire thermodynamic data. The cell consists of a chemically stable solid-state CaF2-AF2 electrolyte (where A is the alkaline-earth element such as Ca, Sr, or Ba), with binary A-B alloy (where B is the liquid metal such as Bi or Sb) working electrodes, and a pure A metal reference electrode. Emf data are collected over a temperature range of 723 K to 1,123 K in 25 K increments for multiple alloy compositions per experiment and the results are analyzed to yield activity values, phase transition temperatures, and partial molar entropies/enthalpies for each composition.

This protocol describes the measurement of the electromotive force of alkaline-earth elements in liquid metal alloys at high temperatures (723-1,123 K) to determine their thermodynamic properties, including activity, partial molar entropy, partial molar enthalpy, and phase transition temperatures, over a wide composition range.

Determinazione delle proprietà termodinamiche di leghe di metalli alcalino-terrosi-liquido usando la tecnica di forza elettromotrice

A novel electrochemical cell based on a CaF2 solid-state electrolyte has been developed to measure the electromotive force (emf) of binary alkaline ...

Ligand-Mediated Nucleation and Growth of Palladium Metal Nanoparticles

The size, size distribution and stability of colloidal nanoparticles are greatly affected by the presence of capping ligands. Despite the key contribution of capping ligands during the synthesis reaction, their role in regulating the nucleation and growth rates of colloidal nanoparticles is not well understood. In this work, we demonstrate a mechanistic investigation of the role of trioctylphosphine (TOP) in Pd nanoparticles in different solvents (toluene and pyridine) using in situ SAXS and ligand-based kinetic modeling. Our results under different synthetic conditions reveal the overlap of nucleation and growth of Pd nanoparticles during the reaction, which contradicts the LaMer-type nucleation and growth model. The model accounts for the kinetics of Pd-TOP binding for both, the precursor and the particle surface, which is essential to capture the size evolution as well as the concentration of particles in situ. In addition, we illustrate the predictive power of our ligand-based model through designing the synthetic conditions to obtain nanoparticles with desired sizes. The proposed methodology can be applied to other synthesis systems and therefore serves as an effective strategy for predictive synthesis of colloidal nanoparticles.

The main goal of this work is to elucidate the role of capping agents in regulating the size of palladium nanoparticles by combining in situ small angle x-ray scattering (SAXS) and ligand-based kinetic modeling.

Ligando-mediata di nucleazione e crescita di nanoparticelle metalliche Palladium

The size, size distribution and stability of colloidal nanoparticles are greatly affected by the presence of capping ligands. Despite the key contribution ...

Molten-Salt Synthesis of Complex Metal Oxide Nanoparticles

The development of feasible synthesis methods is critical for the successful exploration of novel properties and potential applications of nanomaterials. Here, we introduce the molten-salt synthesis (MSS) method for making metal oxide nanomaterials. Advantages over other methods include its simplicity, greenness, reliability, scalability, and generalizability. Using pyrochlore lanthanum hafnium oxide (La2Hf2O7) as a representative, we describe the MSS protocol for the successful synthesis of complex metal oxide nanoparticles (NPs). Furthermore, this method has the unique ability to produce NPs with different material features by changing various synthesis parameters such as pH, temperature, duration, and post-annealing. By fine-tuning these parameters, we are able to synthesize highly uniform, non-agglomerated, and highly crystalline NPs. As a specific example, we vary the particle size of the La2Hf2O7&#160;NPs by changing the concentration of the ammonium hydroxide solution used in the MSS process, which allows us to further explore the effect of particle size on various properties. It is expected that the MSS method will become a more popular synthesis method for nanomaterials and more widely employed in the nanoscience and nanotechnology community in the upcoming years.

Here, we demonstrate a unique, relatively low-temperature, molten-salt synthesis method for preparing uniform complex metal oxide lanthanum hafnate nanoparticles.

Sali fusi sintesi di nanoparticelle di ossido di metallo complesso

The development of feasible synthesis methods is critical for the successful exploration of novel properties and potential applications of nanomaterials. ...

A Microwave-Assisted Direct Heteroarylation of Ketones Using Transition Metal Catalysis

Heteroarylation introduces heteroaryl fragments to organic molecules. Despite the numerous available reactions reported for arylation via transition metal catalysis, the literature on direct heteroarylation is scarce. The presence of heteroatoms such as nitrogen, sulfur and oxygen often make heteroarylation a challenging research field due to catalyst poisoning, product decomposition and the rest. This protocol details a highly efficient direct &#945;-C(sp3) heteroarylation of ketones under microwave irradiation. Key factors for successful heteroarylation include the use of XPhos Palladacycle Gen. 4 Catalyst, excess base to suppress side reactions and the high temperature and pressure achieved in a sealed reaction vial under microwave irradiation. The heteroarylation compounds prepared by this method were fully characterized by proton nuclear magnetic resonance spectroscopy (1H NMR), carbon nuclear magnetic resonance spectroscopy (13C NMR) and high-resolution mass spectrometry (HRMS). This methodology has several advantages over literature precedents including broad substrate scope, rapid reaction time, greener procedure and operational simplicity by eliminating the preparation of intermediates such as silyl enol ether. Possible applications for this protocol include, but are not limited to, diversity-oriented synthesis for the discovery of biologically active small molecules, domino synthesis for the preparation of natural products and ligand development for new transition metal catalytic systems.

Heteroaryl compounds are important molecules utilized in organic synthesis, medicinal and biological chemistry. A microwave-assisted heteroarylation using palladium catalysis provides a rapid and efficient method to attach heteroaryl moieties directly to ketone substrates.

Un'eteroarylazione diretta a microonde di chetoni utilizzando la catalisi metallica di transizione

Heteroarylation introduces heteroaryl fragments to organic molecules. Despite the numerous available reactions reported for arylation via transition metal ...

Development of Heterogeneous Enantioselective Catalysts using Chiral Metal-Organic Frameworks (MOFs)

Substrate size discrimination by the pore size and homogeneity of the chiral environment at the reaction sites are important issues in the validation of the reaction site in metal-organic framework (MOF)&#8211;based catalysts in an enantioselective catalytic reaction system. Therefore, a method of validating the reaction site of MOF-based catalysts is necessary to investigate this issue. Substrate size discrimination by pore size was accomplished by comparing the substrate size versus the reaction rate in two different types of carbonyl-ene reactions with two kinds of MOFs. The MOF catalysts were used to compare the performance of the two reaction types (Zn-mediated stoichiometric and Ti-catalyzed carbonyl-ene reactions) in two different media. Using the proposed method, it was observed that the entire MOF crystal participated in the reaction, and the interior of the crystal pore played an important role in exerting chiral control when the reaction was stoichiometric. Homogeneity of the chiral environment of MOF catalysts was established by the size control method for a particle used in the Zn-mediated stoichiometric reaction system. The protocol proposed for the catalytic reaction revealed that the reaction mainly occurred on the catalyst surface regardless of the substrate size, which reveals the actual reaction sites in MOF-based heterogeneous catalysts. This method for reaction site validation of MOF catalysts suggests various considerations for developing heterogeneous enantioselective MOF catalysts.

Development of Heterogeneous Enantioselective Catalysts using Chiral Metal-Organic Frameworks MOFs

Here, we present a protocol for active site validation of metal-organic framework catalysts by comparing stoichiometric and catalytic carbonyl-ene reactions to find out whether a reaction takes place on the inner or outer surface of metal-organic frameworks.

Sviluppo di catalizzatori Enantiosesehedse utilizzando Chiral Metal-Organic Frameworks (MOF)

Substrate size discrimination by the pore size and homogeneity of the chiral environment at the reaction sites are important issues in the validation of ...