Nel breve periodo, un'azienda sostiene varie spese fisse come i pagamenti in leasing, premi assicurativi e ammortamento dei macchinari. Complessivamente, queste spese sono note come costo fisso totale (TFC) della produzione. Graficamente, il TFC è rappresentato da una linea retta parallela all'asse x, con il costo sull'asse verticale e la quantità di output sull'asse orizzontale.
I costi variabili includono quelle spese che cambiano con il livello di output, come i materiali utilizzati e gli stipendi dei lavoratori pagati ad ore. Nel complesso, queste spese sono note come costo variabile totale (TVC). Graficamente, la curva TVC inizia dall'origine, indicando che quando non c'è produzione i costi variabili totali sono zero. La sua forma è inclinata verso l'alto, ma la velocità con cui aumenta varia in base alla quantità prodotta. Inizialmente, la curva è leggermente inclinata verso l'alto, indicando che inizialmente i costi variabili totali aumentano ad una velocità relativamente inferiore, per poi aumentare più rapidamente.
Il costo totale o TC (letto come T-C) è la somma di TFC e TVC. La curva è espressa come la somma verticale di queste due curve. I costi fissi stabiliscono il punto di partenza della curva del costo totale, riflettendo le spese sostenute anche con una produzione uguale a zero. All'aumentare della produzione, la curva TC si inclina verso l'alto. Essa è parallela alla curva TVC perché la distanza verticale tra di esse, la TFC, rimane invariata all'aumentare della produzione.
Dal capitolo 7:
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