Ringraziamo Pr. Bernard La Scola per utili consigli tecnici e interessante discussione sulla co-coltura amoebal e di arricchimento amoebal. Ringraziamo anche il Dott. Vincent Thomas per il suo aiuto nella realizzazione tecnica nel nostro laboratorio.

1. Amoebal coculture 1.1 Preparazione del campione <ol><li> Campione ambientale <ol><li> I campioni di acqua Filtrare il campione d&#39;acqua (500 ml a 1 L) attraverso una membrana dimensione dei pori di 0,22 micron. Poi, scuotere la membrana in ameba saline medie PAS della pagina (120 mg di NaCl, 4 mg di MgSO4 • 7H 2 O, 4 mg di CaCl 2 • 2H 2 O, 142 mg di Na 2 HPO 4, e 136 mg di KH 2 PO 4 in 1 L di acqua distillata). </li><li> Campioni solidi Risospendere campioni solidi come campioni di terreno o sabbia e campioni semi-solidi come fanghi attivi in ​​acqua distillata o PBS e filtrare attraverso una membrana dimensione dei pori 0,22 micron. Poi, scuotere la membrana in PAS. </li><li> I campioni altamente contaminati da amebe endogena e protozoi Prima sedimentare i campioni mediante centrifugazione a bassa velocità (180 xg) for 10 min o filtrare attraverso una membrana dimensione dei pori 5 micron. Ulteriori elaborare il surnatante (rispettivamente filtrato), come in 1.1.1. Nota: Altre tecniche di decontaminazione potrebbero essere utilizzati per decontaminare ulteriori campioni ambientali: Riscaldare il campione a 50 ° C per 30 minuti o trattare con soluzioni acide o basiche 14. </li></ol></li><li> Campione clinico Elaborare campioni clinici seconda delle loro proprietà chimico-fisiche. Filtrare o centrifugare liquidi per rimuovere grosse impurità. Risospendere campioni solidi. Per utilizzare tessuti, macinare, ad esempio utilizzando un homogeneiser Dounce o perline di vetro, e lisare le cellule per liberare i batteri intracellulari. </li></ol> 1.2 Amebe preparazione <ol><li> Preparato per brodo Preparare i seguenti mezzi: un ricco supporto contenente peptone, estratto di lievito e glucosio (PYG, 100 g di peptone proteoso, 10 g di estratto di lievito, 4,9 g di MgSO4 • 7H 2O, 5 g di sodio citrato • 2H 2 O, 0,1 g di Fe (NH 4) 2 (SO 4) 2 • 6H 2 O, 1,7 g di KH 2 PO 4, 1,97 g di Na 2 HPO 4 • 7H 2 O , 45 g di glucosio, e 0,295 g di CaCl 2 a 5 L di acqua distillata) e un mezzo non nutritivo come PAS per specie Acanthamoeba. </li><li> Cultura amoebal <ol><li> Coltivare amebe (Acanthamoeba preferenzialmente castellanii ATCC 30010 o A. polyphaga Linc-Ap1) a 25 ° C in cella fiasche di coltura contenente 30 ml di PYG mezzo. </li><li> Raccogliere il amebe forte agitazione del pallone e centrifugare la sospensione cellulare per 10 minuti a 1500 x g. Lavare il pellet due volte con mezzo di PAS. Contare le cellule in una diapositiva Kova e regolare il volume per ottenere una sospensione di 5 x 10 5 cellule per ml. </li><li> Trasferire la sospensione amoebal in micropiastre. Utilizzare 1 ml per pozzetto per 12 - e 24-wpiastre ell, 500 microlitri per piastre 48 pozzetti e 300 microlitri per piastre da 96 pozzetti. Incubare la micropiastra per almeno 2 ore a 25 ° C. Questo permette sedimentazione e il fissaggio amebe al fondo di ciascun pozzetto. </li></ol></li></ol> 1.3 coculture <ol><li> Esempio di inoculazione <ol><li> Seminare la piastra da 2.3.3 con diluizioni seriali del campione da 1.1 o 1.2, di solito con serie di diluizioni di 10 volte, partendo con 100 ml di campione non diluito. </li><li> Centrifugare la micropiastra a 1.800 xg per 10 min a sedimenti sul prato amoebal microrganismi potenzialmente presenti nel campione. Questo aumenta il contatto e la fagocitosi dei microrganismi da amebe. </li><li> Incubare le piastre per 45 minuti a 25 ° C e lavate tre volte con PAS sostituendo il materiale con PAS fresco. Aggiungere 1 ml per pozzetto di PAS con o senza aggiunta di antibiotici (streptomicina, penicillina, gentamicina e / o vancomicina), a seconda delle batteriologicheAL specie che sono cercato. </li><li> Incubare la micropiastra a 32 ° C in atmosfera umidificata per evitare incistamento del amebe. Osservare ogni bene ogni giorno con un obiettivo 20X per rilevare la presenza di batteri invasori e lisi amebe. </li><li> Nel caso di lisi, eseguire una subcultura su amebe fresco inoculando 100 pl di co-colture di un monostrato di circa 10 5 amebe / cm 2. Per isolare in particolare una determinata specie batteriche, inoculare anche agar specifico progettato per questi batteri (cioè BCYE agar per Legionella spp.). </li><li> In assenza di lisi, prendere 100 ml di co-colture quattro a sette giorni dopo la prima inoculazione e inoculare una coltura fresca amoebal di 900 microlitri in una piastra da 24 pozzetti. Se rapida lisi delle amebe si osserva senza proliferazione di batteri, virus potrebbe essere presente. In questo caso, filtrare il supernatante a 0,22 micron e usare la sospensione filtrata per infettare amebe fresco. </li></ol&gt; </li></ol> 1.4 isolamento batterica e la caratterizzazione <ol><li> Colorazione batterica Eseguire co-colture direttamente su vetrini a 24 pozzetti. Rimuovere il supporto ed eseguire la colorazione o immunofluorescenza. <ol><li> Modificato colorazione Romanowsky <ol><li> Lasciare asciugare il vetrino. Immergere il vetrino cinque volte nella soluzione fissativo (2 mg / L veloce verde in metanolo). </li><li> Immergere il coprioggetto cinque volte nella soluzione colorante I (1,22 g / L Eosina G in tampone fosfato pH 6,6) </li><li> Infine, immergere il vetrino 5 volte nella soluzione colorante II (1.1 g / L tiazina in tampone fosfato pH 6,6). </li><li> Sciacquare il campione con acqua distillata. Lasciate asciugare e osservare al microscopio. </li></ol></li><li> Ziehl-Neelsen <ol><li> Lasciare asciugare il vetrino. Coprire il campione con Ziehl fucsina. Riscaldare il colorante con una fiamma fino all&#39;apparizione vapori. </li><li> Raffreddare a temperatura ambiente per almeno 5 mine risciacquare con acqua distillata. Coprire il campione con una soluzione di acido cloridrico al 3% in isopropanolo per 2 minuti e risciacquare con acqua distillata. </li><li> Copertina per 30 sec con blu di metilene e risciacquare con acqua distillata. Lasciate asciugare e osservare al microscopio 22. </li></ol></li><li> Gimenez colorazione <ol><li> Preparare una soluzione stock fucsina base miscelando 100 ml di 10% fucsina basica (10 g di fucsina basica in 100 ml di etanolo al 95%), 250 ml di 4% fenolo acquoso e 650 ml di acqua distillata. Incubare a 37 ° C per 48 h prima dell&#39;uso. </li><li> Lasciate asciugare il vetrino e fissare mediante passaggio su fiamma. Coprire il campione con fucsina basica appena filtrata (4 ml di fucsina magazzino soluzione di base in 10 ml di 0,1 M tampone fosfato di sodio, pH 7,45) per 2 minuti. </li><li> Risciacquare il campione con acqua e incubare in verde malachite (0,8% in acqua distillata) per 10 sec. Sciacquare nuovamente con acqua e ripetere la colorazione verde malachite. Sciacquare nuovamente con acqua. Lasciate che il vetrino asciutto, mount, e osservare al microscopio 23. </li></ol></li><li> Immunofluorescenza <ol><li> Fissare il vetrino incubando in metanolo per 5 min o con paraformaldeide al 4% per 10 min. </li><li> Lavare tre volte con PBS e incubare per 2 ore in una soluzione bloccante (5% BSA, 0.1% saponina in PBS) a temperatura ambiente. </li><li> Incubare il vetrino per 1 ora in una soluzione bloccante contenente anticorpi contro il microrganismo di interesse. </li><li> Lavare nuovamente per tre volte in PBS e incubare per 1 ora con un anticorpo secondario diretto contro l&#39;anticorpo primario e collegato a un fluoroforo. Lavare tre volte con PBS, montare il coprioggetto ed osservare al microscopio a fluorescenza. </li></ol></li></ol></li><li> Rilevazione del DNA mediante PCR Estrarre il DNA da 100 a 200 ml di co-coltura amoebal. Rileva microrganismi con primer universali rivolti al gene 16S rRNA o primer specifici per le specie di interesse come i micobatteri 24, Legionella 25 o membri del Chlamydiales 26. </li></ol> 2. Arricchimento amoebal 2.1. Preparazione del campione Risospendere campioni solidi e semi-solidi in PAS vortex. Centrifugare la sospensione a bassa velocità (180 xg) per 10 min. Questo permette di arricchimento di amebe a vita libera nel pellet. Il supernatante può essere utilizzato per coculture amoebal e il pellet di arricchimento amoebal 21. 2.2. Preparazione medio <ol><li> Aggiungere 1,5 g di agar per 100 ml di PAS e sterilizzare in autoclave il mezzo 15 min a 121 ° C. Versare il terreno caldo in piastre di Petri e lasciare solidificare a temperatura ambiente. </li><li> Grow Escherichia coli (ATCC 25922) in brodo LB o tioglicolato notte a 37 ° C. Lavare i batteri due volte con PBS e risospendere in mezzo PAS. Diluire 10x in PAS e diffondere 2-3 ml di questa diluizione su una piastra di PAS agar e lasciare asciugare. </li></ol> Aggiungere una goccia di campione (o un pezzo di filtro) su un lato della piastra e lasciare scorrere sulla piastra di Petri per formare una linea al centro del piatto. 2.4. La crescita amoebal e sottocultura amoebal <ol><li> Osservare la piastra di Petri quotidiano. Se viene rilevato un fronte di migrazione amoebal, tagliare un piccolo pezzo di agar al fronte di migrazione e inoculare un piatto fresco NNA Petri ricoperta da un prato di E. coli. </li><li> Ripetere la reinoculazione più volte a seconda della purezza del campione, in modo da avere una coltura pura di un dato ceppo amoebal. </li></ol> 2.5. Amebe e batteri caratterizzazione <ol><li> Raschiare le cellule e risospendere in PAS. </li><li> Estrarre il DNA e determinare l&#39;identità di amebe e / o endosimbionti batterici mediante PCR e sequenziamento (16S rRNA di amplificazione per i batteri, risp. 18S rRNA per la amebe e sequenziamento, per esempio). </li> &lt;li&gt; Utilizzare queste cellule raschiate in PAS per inoculare amebe fresco ed eseguire una co-coltura amoebal per rilevare i batteri eventualmente presenti nel campione. </li></ol>

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Natl. Acad. Sci. U.S.A. 106, 21848-21853 (2009).</li><li>Thomas, V., et al. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=Lausannevirus,+a+giant+amoebal+virus+encoding+histone+doublets.">Lausannevirus, a giant amoebal virus encoding histone doublets.</a> Environ. Microbiol. 13, 1454-1466 (2011).</li><li>Raoult, D., Renesto, P., Brouqui, P. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=Laboratory+infection+of+a+technician+by+mimivirus.">Laboratory infection of a technician by mimivirus.</a> Ann. Internal Med. 144, 702-703 (2006).</li><li>Greub, G. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=Parachlamydia+acanthamoebae,+an+emerging+agent+of+pneumonia.">Parachlamydia acanthamoebae, an emerging agent of pneumonia.</a> Clin. Microbiol. Infect. 15, 18-28 (2009).</li><li>Lamoth, F., Greub, G. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=Amoebal+pathogens+as+emerging+causal+agents+of+pneumonia.">Amoebal pathogens as emerging causal agents of pneumonia.</a> FEMS Microbiol. Rev. 34, 260-280 (2010).</li><li>Lienard, J. G., Ashbolt, K., Sen, N. J. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=Ch.+6.">Ch. 6.</a> Environmental microbiology, current technology and water applications. , 143-162 (2011).</li><li>Boughalmi, M., et al. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=High-throughput+isolation+of+giant+viruses+of+the+Mimiviridae+and+Marseilleviridae+families+in+the+Tunisian+environment.">High-throughput isolation of giant viruses of the Mimiviridae and Marseilleviridae families in the Tunisian environment.</a> Environ. Microbiol. , (2012).</li><li>Ovrutsky, A. R., et al. <a target="_blank" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed&cmd=Search&doptcmdl=Citation&defaultField=Title+Word&term=Cooccurrence+of+Free-Living+Amoebae+and+Nontuberculous+Mycobacteria+in+Hospital+Water+Networks,+and+Preferential+Growth+of+Mycobacterium+avium+in+Acanthamoeba+lenticulata.">Cooccurrence of Free-Living Amoebae and Nontuberculous Mycobacteria in Hospital Water Networks, and Preferential Growth of Mycobacterium avium in Acanthamoeba lenticulata.</a> Appl. Environ. Microbiol. 79, 3185-3192 (2013).</li></ol>

Gli autori dichiarano di non avere interessi finanziari in competizione.

Coculture amoebal e l&#39;arricchimento amoebal sono metodi efficaci che hanno permesso l&#39;isolamento di molte nuove specie batteriche e amoebal. I risultati ottenuti con questi metodi confermano la presenza ubiquitaria di entrambi amebe e batteri-ameba resistere nell&#39;ambiente, e la più interessante delle reti idriche artificiali che sono considerati essere controllato da trattamenti chimici come la clorazione e ozonizzazione. Coculture amoebal e l&#39;arricchimento amoebal sono strumenti essenziali per isolare e coltivare questi microrganismi potenzialmente patogeni e di ottenere ceppi in coltura pura per poi approfondire la loro biologia e la patogenicità. Recentemente, questo metodo è stato adattato per high-throughput isolamento di virus giganti 41. Analogamente, coculture amoebal potrebbe essere automatizzato e usato come tecnica di routine per verificare la qualità microbiologica di campioni ambientali e dei sistemi idrici artificiali, come l&#39;acqua potabile. Coculture amoebal puòessere eseguito con diverse specie di amebe. Noi di solito preferiamo usare Acanthamoeba castellanii o A. polyphaga dal momento che sono meno inclini a incistamento di vermiformis Hartmannella e dal momento che presentano una relativamente grande spettro host. Altre specie possono essere utilizzati, ma il protocollo e il brodo devono essere adattati. È stato recentemente dimostrato che A. lenticulana (ATCC 30841) può essere usato nelle stesse condizioni come A. castellanii o A. polyphaga ma è diversa suscettibilità alle infezioni 42. Per evitare incistamento, è importante usare una temperatura di incubazione relativamente bassa (inferiore a 30 ° C) e per mantenere un&#39;atmosfera umidificata. Degno di nota, la replica continua di simbionti amoebal non comporta necessariamente lisi amoebal e quando specificamente alla ricerca di simbionti, lo screening mediante microscopia e / o PCR devono essere effettuati in modo sistematico. Per evitare lisi o distacco ce amoebal<html> LLS a causa di proliferazione batterica, è utile effettuare l&#39;inoculazione di campioni fortemente contaminati con diluizioni seriali di 10 volte. Tuttavia, queste tecniche hanno limitazioni. Grazie all&#39;uso di una singola specie amoebal, la co-coltura amoebal potrebbe non consentire l&#39;isolamento di batteri che utilizzano come serbatoio un&#39;altra specie amoebal. Inoltre, tali specifiche specie amoebal potrebbero non essere in grado di proliferare in E. prati coli e possono essere mancati da arricchimento amoebal. A seconda delle proprietà dei batteri o amebe indagati, potrebbe essere necessario testare diversi media, diverse specie amoebal e differenti specie batteriche per alimentare amebe (Enterobacter doacae e alcuni ceppi di Pseudomonas sono buone alternative). La contaminazione batterica di amebe oi supporti utilizzati per la co-coltura amoebal può verificarsi e può portare a risultati falsi positivi. Un controllo negativo è quindi obbligatorio per evitare tali risultati falsi positivi. contenuto &quot;&gt; In conclusione, co-coltura amoebal e l&#39;arricchimento amoebal sono due approcci complementari che rappresentano strumenti interessanti per specificare l&#39;ecologia e la biodiversità delle amebe a vita libera e di batteri amebe resistere. Queste tecniche permettono la scoperta di molte nuove specie, comprese le amebe, batteri e virus giganti, che costituiscono la base per futuri studi per indagare la patogenicità di questi nuovi microrganismi.

Prima dell&#39;avvento di diagnosi molecolare, microrganismi presenti in nicchie ambientali o in campioni clinici sono stati spesso individuati da loro coltivazione su diversi terreni selettivi, soprattutto su agar in piastre di Petri. Il fenotipo delle colonie batteriche e la loro attività metabolica quindi lasciata classificazione batterica a livello di specie. Brodo può essere anche usato per aumentare la sensibilità del rilevamento. Tuttavia, entrambe le tecniche non consentono il recupero di batteri che crescono lentamente o per niente su questi terreni. Questo è il motivo per cui gli approcci molecolari sono così ampiamente utilizzati al giorno d&#39;oggi. Tuttavia, il rilevamento del DNA fornisce alcun indizio sulla vitalità dei batteri. Inoltre, contrariamente alla cultura, approcci molecolari non comportino un ceppo che può essere ulteriormente caratterizzato. Studiare gli agenti patogeni che crescono male su terreni solidi o che le cellule hanno bisogno per crescere è complicato. La maggior parte di questi &quot;difficile da coltivare&quot; i batteri sono intr esigentibatteri acellulare, spesso scoperti e caratterizzati seguente grandi epidemie come era il caso di Legionella pneumophila. Questo batterio è stato caratterizzato in seguito ad un&#39;epidemia che si è verificato nel corso di un convegno American Legion. Ben 182 persone sono state infettate e 29 morti a causa di una grave polmonite 1,2. E &#39;stato poi dimostrato che le amebe erano i padroni di casa naturali di questo batterio e che la loro presenza nelle reti albergo di sistema di aria condizionata e acqua è stata all&#39;origine dello scoppio della malattia, la cosiddetta del legionario 3. Amebe sono presenti in tutto il mondo e sono stati isolati dal suolo, l&#39;aria, l&#39;acqua e la mucosa nasale di volontari umani (recensiti 4). Queste amebe &quot;vita libera&quot; sono generalmente dividendo autonomamente nell&#39;ambiente, ma può occasionalmente invadere padroni di casa permissive 5. Mangimi amebe su vari microrganismi attraverso la fagocitosi e la successiva digestione lisosomiale da hydrolases 6. Molti batteri intracellulari facoltativi o di obbligare sono in grado di resistere digestione e infettare e dividere in amebe come per esempio batteri o micobatteri Legionella, Chlamydia correlati (recensito in 7 e 8) così. Amebe a vita libera probabilmente rappresentano un importante bacino potenziale di batteri intracellulari che non sono ancora stati scoperti. Ciò ha portato il nostro gruppo ad attuare a Losanna due tecniche principali, chiamati co-coltura amoebal e arricchimento amoebal, che ha permesso di isolare i diversi gruppi diversi nuovi microrganismi intracellulari obbligati da vari campioni ambientali 9-15. Poiché amebe sono fagociti professionali pascolo su batteri, un batterio in grado di resistere fagocitosi e di crescere all&#39;interno di questi protisti potrebbe anche colonizzare fagociti umani ed essere patogeni verso gli esseri umani. Questo è stato parzialmente dimostrata per alcuni batteri Chlamydia-correlati, come Waddlia chondrophila. W. chondrophila può crescere non solo in amebe ma anche in diversi tipi cellulari quali cellule di mammifero epiteliali, macrofagi e linee cellulari di pesce 16-18. La co-coltura amoebal appare rilevante anche per la rilevazione di batteri intracellulari in campioni clinici 19,20, compresi sgabelli che sono fortemente contaminati da diverse specie batteriche 21. Qui si descrivono le fasi principali di co-coltura amoebal e arricchimento amoebal, tra cui (a) il trattamento di campioni ambientali o cliniche; (b) la crescita di amebe su supporti axeniche e su un prato batterica di Escherichia coli e (c) la selezione e la caratterizzazione di batteri intracellulari.

<table border="1">
	<tbody>
		<tr>
			<td>Name of Reagent/ Equipment</td>
			<td>Company</td>
			<td>Catalog Number</td>
			<td>Comments/Description</td>
		</tr>
		<tr>
			<td>Glucose monohydrate</td>
			<td>Merck, Darmstadt, Germany</td>
			<td>108342</td>
			<td></td>
		</tr>
		<tr>
			<td>0.22 &#956;m pore size membrane</td>
			<td>Merck Millipore, Darmstadt, Germany</td>
			<td>SCVPU11RE</td>
			<td></td>
		</tr>
		<tr>
			<td>proteose peptone</td>
			<td>Becton-Dickinson, Franklin Lakes, NJ</td>
			<td>211693</td>
			<td></td>
		</tr>
		<tr>
			<td>yeast extract</td>
			<td>Becton-Dickinson, Franklin Lakes, NJ</td>
			<td>212750</td>
			<td></td>
		</tr>
		<tr>
			<td>Cell culture flasks</td>
			<td>Becton-Dickinson, Franklin Lakes, NJ</td>
			<td>353135</td>
			<td></td>
		</tr>
		<tr>
			<td>Kova slide</td>
			<td>Hycor, Indianapolis, IN</td>
			<td>87144</td>
			<td></td>
		</tr>
		<tr>
			<td>cell culture microplates</td>
			<td>Corning Inc, Corning, NY</td>
			<td>3524</td>
			<td></td>
		</tr>
		<tr>
			<td>Diff-Quik staining kit</td>
			<td>Siemens Healthcare diagn., Munich, Germany</td>
			<td>130832</td>
			<td></td>
		</tr>
		<tr>
			<td>Ziehl fuchsin</td>
			<td>Fluka, St-Louis, MI</td>
			<td>21820</td>
			<td></td>
		</tr>
		<tr>
			<td>basic fuchsin</td>
			<td>Sigma, St-Louis, MI</td>
			<td>857843</td>
			<td></td>
		</tr>
		<tr>
			<td>Phenol</td>
			<td>Sigma, St-Louis, MI</td>
			<td>P1037</td>
			<td>Corrosive and mutagenic</td>
		</tr>
		<tr>
			<td>malachite green oxalate</td>
			<td>Fluka, St-Louis, MI</td>
			<td>63160</td>
			<td></td>
		</tr>
		<tr>
			<td>Paraformaldehyde 16% solution</td>
			<td>Electron Microscopy Sciences, Hatfield, PA</td>
			<td>15710</td>
			<td></td>
		</tr>
		<tr>
			<td>Saponin</td>
			<td>Sigma, St-Louis, MI</td>
			<td>84510</td>
			<td></td>
		</tr>
	</tbody>
</table>

discovery of new intracellular pathogens by amoebal coculture and amoebal enrichment approaches

Patogeni intracellulari come la legionella, micobatteri e organismi Chlamydia simili sono difficili da isolare perché spesso crescono poco o per niente su terreni selettivi che di solito vengono utilizzati per coltivare i batteri. Per questo motivo, molti di questi agenti patogeni sono state scoperte solo recentemente o seguente focolai importanti. Questi agenti patogeni sono spesso associati con amebe, che servono come cellula ospite e consentire la sopravvivenza e la crescita dei batteri. Intendiamo qui per fornire una dimostrazione di due tecniche che permettono l&#39;isolamento e la caratterizzazione dei patogeni intracellulari presenti in campioni clinici e ambientali: la co-coltura amoebal e l&#39;arricchimento amoebal. Coculture amoebal permette il recupero di batteri intracellulari inoculando campione indagato su un prato amoebal che può essere infettato e lisate dai batteri intracellulari presenti nel campione. Arricchimento amoebal permette il recupero di amebe presente in un campione clinico o ambientale. Thsi può portare alla scoperta di nuove specie amoebal ma anche di nuovi batteri intracellulari che crescono in particolare in queste amebe. Insieme, queste due tecniche aiutano a scoprire nuovi batteri intracellulari in grado di crescere in amebe. A causa della loro capacità di infettare amebe e resistere fagocitosi, questi batteri intracellulari potrebbero anche sfuggire fagocitosi da parte dei macrofagi e quindi, per essere patogeni eucarioti superiori.

Utilizzo di co-coltura amoebal e l&#39;arricchimento amoebal, tutta una serie di batteri ambientali e / o patogeni sono stati scoperti (Tabella 1). Coculture amoebal è stato utilizzato dal nostro gruppo ed altri per analizzare campioni ambientali, impianti di trattamento delle acque e sistemi di distribuzione dell&#39;acqua. Una vasta gamma di microrganismi potrebbe essere isolato con questa tecnica. I più comuni batteri isolati da co-coltura amoebal sono membri del genere Mycobacterium che potrebbero essere recuperati dagli impianti di trattamento delle acque e delle reti idriche 13,14,24,27,28. Legionella e le specie α-Proteobacteria potrebbero anche essere isolati da impianti di trattamento delle acque e dalle reti idriche ospedaliere 14,24,28-31. Diverse specie Chlamydia correlati sono stati isolati da acqua di fiume e impianti di trattamento delle acque, come ad esempio Estrella lausannensis (Figure 2B-C 12,15,32,33. 34-36. Questi virus sono tutti in grado di infettare e moltiplicarsi all&#39;interno di amebe e presentare una fase di eclisse tipico del loro stile di vita virale. I mimivirus è considerato come un delicato agente patogeno polmone umano da quando è stato implicato in una infezione accidentale di un tecnico di laboratorio che soffriva di polmonite 37. Potenziale patogenicità di altri virus giganti deve ancora essere indagato. Arricchimento amoebal è stato spesso utilizzato in parallelo al amoebal co-coltura. Così, quando indaga su un sistema di depurazione delle acque e della rete idrica a valle, sono stati individuati 25 diversi ceppi amoebal, di cui 12 corrispondevano a nuove specie 14. Amebe erano presenti in ogni fase di purificazione e distribuzione dell&#39;acqua, che indica una resistenza di questi protisti di ozonizzazione e clorazione. Intracellulare co batteriuld anche essere rilevata in questi amebe, mostrando l&#39;importanza di amebe indigena nella trasmissione di batteri intracellulari 14. In un altro studio, amebe potrebbe essere isolato dal sistema di distribuzione dell&#39;acqua di un ospedale 24. Una grande maggioranza dei ceppi isolati in questo studio corrisponde vermiformis Hartmannella, che è naturalmente in grado di sopravvivere a temperature relativamente elevate. Diversi batteri, come Legionella pneumophila potrebbe essere rilevato nel amebe indigena 24. Un altro esempio di batteri presenti in un&#39;ameba specifico è Parachlamydia acantamoebae. Questo batterio Chlamydia legate stato isolato da mucosa nasale di volontari di sesso femminile da arricchimento amoebal (Figura 2A) 9 ed è un potenziale agente di polmonite 38. Questo mostra ancora l&#39;importanza di amebe nella manutenzione e dispersione di agenti patogeni batterici che potrebbero essere particolarmente patogeni per immunocompromispazienti ED 39. <img alt="Figura 1" fo:content-width="6in" src="/files/ftp_upload/51055/51055fig1.jpg" /> Figura 1. Schema di co-coltura amoebal e di arricchimento amoebal descrive i passi importanti di queste due tecniche. (Adattato da 40). <a href="https://www-jove-com.remotexs.ntu.edu.sg/files/ftp_upload/51055/51055fig1large.jpg" target="_blank">Clicca qui per ingrandire la figura</a> . <img alt="Figura 2" fo:content-width="3in" src="/files/ftp_upload/51055/51055fig2.jpg" /> Figura 2. Esempi di batteri scoperti da co-coltura amoebal e la loro osservazione con differenti metodi di colorazione. A) La colorazione di cocco infettare amebe di Parachlamydia acanthamoebae Hall, con le modifiche metodo Romanowsky 24 ore dopo l&#39;infezione, con un ingrandimento di 1.000 X. I batteri sono colorate in blu (arrows). aC) microscopia elettronica di Estrella lausannensis mostra la morfologia tipica stella di corpi elementari (frecce). <table border="1"><tbody><tr><td> Classe </td><td> Specie esempi </td><td> Riferimento </td></tr><tr><td> α-proteobatteri </td><td> Odyssella thelassonicensis </td><td> 10 </td></tr><tr><td> b-proteobatteri </td><td> Burkholderia cepacia </td><td> 36 </td></tr><tr><td> g-proteobatteri </td><td> Legionella drancourtii </td><td> 26 </td></tr><tr><td> Chlamydiae </td><td> Estrella lausannensis </td><td> 30 </td></tr><tr><td> Flavobacteriae </td><td> Amoebophilus asiaticus </td><td> 37 </td></tr><tr><td> Actinobacteria </td><td> Micobatteri spp. </td><td> 38 </td></tr></tbody></table&gt; Tabella 1. Esempi di batteri provenienti da diverse classi scoperte da co-coltura amoebal.

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Discovery of New Intracellular Pathogens by Amoebal Coculture and Amoebal Enrichment Approaches

Coculture amoebal è un sistema di coltura cellulare usando amebe aderente a crescere selettivamente patogeni intracellulari in grado di resistere fagociti come amebe e macrofagi. Rappresenta quindi uno strumento chiave per scoprire nuovi agenti infettivi. Arricchimento amoebal permette la scoperta di nuove specie amoebal e dei loro specifici batteri intracellulari.

Scoperta di nuovi agenti patogeni intracellulari da amoebal co-coltura e approcci amoebal arricchimento

Intracellular pathogens such as legionella, mycobacteria and Chlamydia-like organisms are difficult to isolate because they often grow poorly or not at ...

discovery-new-intracellular-pathogens-amoebal-coculture-amoebal

Nanyang Technological University

Research

JoVE Journal

Immunology and Infection

14.4K Views.  University Hospital Center and University of Lausanne.  Coculture amoebal è un sistema di coltura cellulare usando amebe aderente a crescere selettivamente patogeni intracellulari in grado di resistere fagociti come amebe e macrofagi. Rappresenta quindi uno strumento chiave per scoprire nuovi agenti infettivi. Arricchimento amoebal permette la scoperta di nuove specie amoebal e dei loro specifici batteri intracellulari. 

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Infection of Zebrafish Embryos with Intracellular Bacterial Pathogens

Zebrafish (Danio rerio) embryos are increasingly used as a model for studying the function of the vertebrate innate immune system in host-pathogen interactions 1. The major cell types of the innate immune system, macrophages and neutrophils, develop during the first days of embryogenesis prior to the maturation of lymphocytes that are required for adaptive immune responses. The ease of obtaining large numbers of embryos, their accessibility due to external development, the optical transparency of embryonic and larval stages, a wide range of genetic tools, extensive mutant resources and collections of transgenic reporter lines, all add to the versatility of the zebrafish model. Salmonella enterica serovar Typhimurium (S. typhimurium) and Mycobacterium marinum can reside intracellularly in macrophages and are frequently used to study host-pathogen interactions in zebrafish embryos. The infection processes of these two bacterial pathogens are interesting to compare because S. typhimurium infection is acute and lethal within one day, whereas M. marinum infection is chronic and can be imaged up to the larval stage 2, 3. The site of micro-injection of bacteria into the embryo (Figure 1) determines whether the infection will rapidly become systemic or will initially remain localized. A rapid systemic infection can be established by micro-injecting bacteria directly into the blood circulation via the caudal vein at the posterior blood island or via the Duct of Cuvier, a wide circulation channel on the yolk sac connecting the heart to the trunk vasculature. At 1 dpf, when embryos at this stage have phagocytically active macrophages but neutrophils have not yet matured, injecting into the blood island is preferred. For injections at 2-3 dpf, when embryos also have developed functional (myeloperoxidase-producing) neutrophils, the Duct of Cuvier is preferred as the injection site. To study directed migration of myeloid cells towards local infections, bacteria can be injected into the tail muscle, otic vesicle, or hindbrain ventricle 4-6. In addition, the notochord, a structure that appears to be normally inaccessible to myeloid cells, is highly susceptible to local infection 7. A useful alternative for high-throughput applications is the injection of bacteria into the yolk of embryos within the first hours after fertilization 8. Combining fluorescent bacteria and transgenic zebrafish lines with fluorescent macrophages or neutrophils creates ideal circumstances for multi-color imaging of host-pathogen interactions. This video article will describe detailed protocols for intravenous and local infection of zebrafish embryos with S. typhimurium or M. marinum bacteria and for subsequent fluorescence imaging of the interaction with cells of the innate immune system.

Transparent zebrafish embryos have proved useful model hosts to visualize and functionally study interactions between innate immune cells and intracellular bacterial pathogens, such as Salmonella typhimurium and Mycobacterium marinum. Micro-injection of bacteria and multi-color fluorescence imaging are essential techniques involved in the application of zebrafish embryo infection models.

L&#39;infezione di embrioni di zebrafish con batteri patogeni intracellulari

Zebrafish (Danio rerio) embryos are increasingly used as a model for studying the function of the vertebrate innate immune system in host-pathogen ...

Ricerca

Immunologia e infezioni

Single Cell Measurements of Vacuolar Rupture Caused by Intracellular Pathogens

Shigella flexneri are pathogenic bacteria that invade host cells entering into an endocytic vacuole. Subsequently, the rupture of this membrane-enclosed compartment allows bacteria to move within the cytosol, proliferate and further invade neighboring cells. Mycobacterium tuberculosis is phagocytosed by immune cells, and has recently been shown to rupture phagosomal membrane in macrophages. We developed a robust assay for tracking phagosomal membrane disruption after host cell entry of Shigella flexneri or Mycobacterium tuberculosis. The approach makes use of CCF4, a FRET reporter sensitive to &beta;-lactamase that equilibrates in the cytosol of host cells. Upon invasion of host cells by bacterial pathogens, the probe remains intact as long as the bacteria reside in membrane-enclosed compartments. After disruption of the vacuole, &beta;-lactamase activity on the surface of the intracellular pathogen cleaves CCF4 instantly leading to a loss of FRET signal and switching its emission spectrum. This robust ratiometric assay yields accurate information about the timing of vacuolar rupture induced by the invading bacteria, and it can be coupled to automated microscopy and image processing by specialized algorithms for the detection of the emission signals of the FRET donor and acceptor. Further, it allows investigating the dynamics of vacuolar disruption elicited by intracellular bacteria in real time in single cells. Finally, it is perfectly suited for high-throughput analysis with a spatio-temporal resolution exceeding previous methods. Here, we provide the experimental details of exemplary protocols for the CCF4 vacuolar rupture assay on HeLa cells and THP-1 macrophages for time-lapse experiments or end points experiments using Shigella flexneri as well as multiple mycobacterial strains such as Mycobacterium marinum, Mycobacterium bovis, and Mycobacterium tuberculosis.

We describe a method for tracking the endomembrane rupture elicited by the intracellular bacteria Shigella flexneri and Mycobacterium tuberculosis upon host cell invasion. Our assay makes use of CCF4, a host cytoplasmic FRET probe in live or fixed cells. This reporter is degraded by an enzyme activity present on the bacterial surface.

Misure singole cellule di Rottura Vacuolar causate da patogeni intracellulari

Shigella flexneri are pathogenic bacteria that invade host cells entering into an endocytic vacuole. Subsequently, the rupture of this membrane-enclosed ...

Monitoring Changes in Membrane Polarity, Membrane Integrity, and Intracellular Ion Concentrations in Streptococcus pneumoniae Using Fluorescent Dyes

Membrane depolarization and ion fluxes are events that have been studied extensively in biological systems due to their ability to profoundly impact cellular functions, including energetics and signal transductions. While both fluorescent and electrophysiological methods, including electrode usage and patch-clamping, have been well developed for measuring these events in eukaryotic cells, methodology for measuring similar events in microorganisms have proven more challenging to develop given their small size in combination with the more complex outer surface of bacteria shielding the membrane. During our studies of death-initiation in Streptococcus pneumoniae (pneumococcus), we wanted to elucidate the role of membrane events, including changes in polarity, integrity, and intracellular ion concentrations. Searching the literature, we found that very few studies exist. Other investigators had monitored radioisotope uptake or equilibrium to measure ion fluxes and membrane potential and a limited number of studies, mostly in Gram-negative organisms, had seen some success using carbocyanine or oxonol fluorescent dyes to measure membrane potential, or loading bacteria with cell-permeant acetoxymethyl (AM) ester versions of ion-sensitive fluorescent indicator dyes. We therefore established and optimized protocols for measuring membrane potential, rupture, and ion-transport in the Gram-positive organism S. pneumoniae. We developed protocols using the bis-oxonol dye DiBAC4(3) and the cell-impermeant dye propidium iodide to measure membrane depolarization and rupture, respectively, as well as methods to optimally load the pneumococci with the AM esters of the ratiometric dyes Fura-2, PBFI, and BCECF to detect changes in intracellular concentrations of Ca2+, K+, and H+, respectively, using a fluorescence-detection plate reader. These protocols are the first of their kind for the pneumococcus and the majority of these dyes have not been used in any other bacterial species. Though our protocols have been optimized for S. pneumoniae, we believe these approaches should form an excellent starting-point for similar studies in other bacterial species.

Monitoring Changes in Membrane Polarity, Membrane Integrity, and Intracellular Ion Concentrations in Streptococcus pneumoniae Using Fluorescent Dyes

Unlike that seen for eukaryotes, there is a paucity of studies that detail membrane depolarization and ion concentration changes in bacteria, primarily as their small size makes conventional methods of measurement difficult. Here, we detail protocols for monitoring such events in the significant Gram-positive pathogen Streptococcus pneumoniae utilizing fluorescence techniques.

Monitoraggio dei cambiamenti di polarità membrana, membrana integrità e intracellulare di ioni concentrazioni in<em&gt; Streptococcus pneumoniae</em&gt; Utilizzo di tinture fluorescenti

Membrane depolarization and ion fluxes are events that have been studied extensively in biological systems due to their ability to profoundly impact ...

Rapid Analysis of Chromosome Aberrations in Mouse B Lymphocytes by PNA-FISH

Defective DNA repair leads to increased genomic instability, which is the root cause of mutations that lead to tumorigenesis. Analysis of the frequency and type of chromosome aberrations in different cell types allows defects in DNA repair pathways to be elucidated. Understanding mammalian DNA repair biology has been greatly helped by the production of mice with knockouts in specific genes. The goal of this protocol is to quantify genomic instability in mouse B lymphocytes. Labeling of the telomeres using PNA-FISH probes (peptide nucleic acid - fluorescent in situ hybridization) facilitates the rapid analysis of genomic instability in metaphase chromosome spreads. B cells have specific advantages relative to fibroblasts, because they have normal ploidy and a higher mitotic index. Short-term culture of B cells therefore enables precise measurement of genomic instability in a primary cell population which is likely to have fewer secondary genetic mutations than what is typically found in transformed fibroblasts or patient cell lines.

DNA repair pathways are essential for maintenance of genomic integrity and preventing mutation and cancer. The goal of this protocol is to quantify genomic instability by direct observation of chromosome aberrations in metaphase spreads from mouse B cells using fluorescent in situ hybridization (FISH) for telomeric DNA repeats.

Analisi rapida di aberrazioni cromosomiche in linfociti B mouse da PNA-FISH

Defective DNA repair leads to increased genomic instability, which is the root cause of mutations that lead to tumorigenesis. Analysis of the frequency ...

Application of Fluorescent Nanoparticles to Study Remodeling of the Endo-lysosomal System by Intracellular Bacteria

Fluorescent nanoparticles (NPs) with desirable chemical, optical and mechanical properties are promising tools to label intracellular organelles. Here, we introduce a method using gold-BSA-rhodamine NPs to label the endo-lysosomal system of eukaryotic cells and monitor manipulations of host cellular pathways by the intracellular pathogen Salmonella enterica. The NPs were readily internalized by HeLa cells and localized in late endosomes/lysosomes. Salmonella infection induced rearrangement of the vesicles and accumulation of NPs in Salmonella-induced membrane structures. We deployed the Imaris software package for quantitative analyses of confocal microscopy images. The number of objects and their size distribution in non-infected cells were distinct from the ones in Salmonella-infected cells, indicating extremely remodeling of the endo-lysosomal system by WT Salmonella.

This article describes methods for the synthesis and fluorescent labeling of nanoparticles (NPs). The NPs were applied in pulse-chase experiments to label the endo-lysosomal system of eukaryotic cells. Manipulation of the endo-lysosomal system by activities of the intracellular pathogen Salmonella enterica were followed by live cell imaging and quantified.

Applicazione di nanoparticelle fluorescenti per studiare rimodellamento del sistema Endo-lisosomiale da batteri intracellulari

Fluorescent nanoparticles (NPs) with desirable chemical, optical and mechanical properties are promising tools to label intracellular organelles. Here, we ...

Biolistic Transformation of a Fluorescent Tagged Gene into the Opportunistic Fungal Pathogen Cryptococcus neoformans

The basidiomycete Cryptococcus neoformans, an invasive opportunistic pathogen of the central nervous system, is the most frequent cause of fungal meningitis worldwide resulting in more than 625,000 deaths per year worldwide.&#160;Although electroporation has been developed for the transformation of plasmids in Cryptococcus, only&#160;biolistic&#160;delivery provides&#160;an effective means to transform&#160;linear&#160;DNA&#160;that can be integrated into the genome by homologous recombination.&#160;
Acetate has been shown to be a major fermentation product during cryptococcal infection, but the significance of this is not yet known.&#160;A bacterial pathway composed of the enzymes xylulose-5-phosphate/fructose-6-phosphate phosphoketolase (Xfp) and acetate kinase (Ack) is one of three potential pathways for acetate production in C. neoformans. Here, we demonstrate the biolistic transformation of a construct, which has the gene encoding Ack fused to the fluorescent tag mCherry, into&#160;C. neoformans. We then confirm integration of the ACK-mCherry fusion into the&#160;ACK&#160;locus.

Biolistic Transformation of a Fluorescent Tagged Gene into the Opportunistic Fungal Pathogen Cryptococcus neoformans

Biolistic transformation is a method used to generate stable integration of DNA into the genome of the opportunistic pathogen Cryptococcus neoformans through homologous recombination. We will demonstrate biolistic transformation of a construct, which has the gene encoding acetate kinase fused to the fluorescent tag mCherry into&#160;C. neoformans.

Trasformazione Biolistic di una fluorescente Tagged Gene nel Opportunistic Fungal patogeni<em&gt; Cryptococcus neoformans</em

The basidiomycete Cryptococcus neoformans, an invasive opportunistic pathogen of the central nervous system, is the most frequent cause of fungal ...

Identification of Rare Bacterial Pathogens by 16S rRNA Gene Sequencing and MALDI-TOF MS

There are a number of rare and, therefore, insufficiently described bacterial pathogens which are reported to cause severe infections especially in immunocompromised patients. In most cases only few data, mostly published as case reports, are available which investigate the role of such pathogens as an infectious agent. Therefore, in order to clarify the pathogenic character of such microorganisms, it is necessary to conduct epidemiologic studies which include large numbers of these bacteria. The methods used in such a surveillance study have to meet the following criteria: the identification of the strains has to be accurate according to the valid nomenclature, they should be easy to handle (robustness), economical in routine diagnostics and they have to generate comparable results among different laboratories. Generally, there are three strategies for identifying bacterial strains in a routine setting: 1) phenotypic identification characterizing the biochemical and metabolic properties of the bacteria, 2) molecular techniques such as 16S rRNA gene sequencing and 3) mass spectrometry as a novel proteome based approach. Since mass spectrometry and molecular approaches are the most promising tools for identifying a large variety of bacterial species, these two methods are described. Advances, limitations and potential problems when using these techniques are discussed.

Matrix-assisted laser desorption/ionization time of flight mass spectrometry (MALDI-TOF MS) and molecular techniques (16S rRNA gene sequencing) permit the identification of rare bacterial pathogens in routine diagnostics. The goal of this protocol lies in the combination of both techniques which leads to more accurate and reliable data.

Identificazione di batteri patogeni rari da 16S rRNA sequenziamento del gene e MALDI-TOF MS

There are a number of rare and, therefore, insufficiently described bacterial pathogens which are reported to cause severe infections especially in ...

High-throughput Detection of Respiratory Pathogens in Animal Specimens by Nanoscale PCR

Nanoliter scale real-time PCR uses spatial multiplexing to allow multiple assays to be run in parallel on a single plate without the typical drawbacks of combining reactions together. We designed and evaluated a panel based on this principle to rapidly identify the presence of common disease agents in dogs and horses with acute respiratory illness. This manuscript describes a nanoscale diagnostic PCR workflow for sample preparation, amplification, and analysis of target pathogen sequences, focusing on procedures that are different from microliter scale reactions. In the respiratory panel presented, 18 assays were each set up in triplicate, accommodating up to 48 samples per plate. A universal extraction and pre-amplification workflow was optimized for high-throughput sample preparation to accommodate multiple matrices and DNA and RNA based pathogens. Representative data are presented for one RNA target (influenza A matrix) and one DNA target (equine herpesvirus 1). The ability to quickly and accurately test for a comprehensive, syndrome-based group of pathogens is a valuable tool for improving efficiency and ergonomics of diagnostic testing and for acute respiratory disease diagnosis and management.

High-throughput testing of DNA and RNA based pathogens by nanoscale PCR is described using a syndromic canine and equine respiratory PCR panel.

Detection High-throughput respiratorie patogeni nei campioni animali da Nanoscale PCR

Nanoliter scale real-time PCR uses spatial multiplexing to allow multiple assays to be run in parallel on a single plate without the typical drawbacks of ...

Visualizing Intracellular SNARE Trafficking by Fluorescence Lifetime Imaging Microscopy

Soluble N-ethylmaleimide sensitive fusion protein (NSF) attachment protein receptor (SNARE) proteins are key for membrane trafficking, as they catalyze membrane fusion within eukaryotic cells. The SNARE protein family consists of about 36 different members. Specific intracellular transport routes are catalyzed by specific sets of 3 or 4 SNARE proteins that thereby contribute to the specificity and fidelity of membrane trafficking. However, studying the precise function of SNARE proteins is technically challenging, because SNAREs are highly abundant and functionally redundant, with most SNAREs having multiple and overlapping functions. In this protocol, a new method for the visualization of SNARE complex formation in live cells is described. This method is based on expressing SNARE proteins C-terminally fused to fluorescent proteins and measuring their interaction by F&#246;rster resonance energy transfer (FRET) employing fluorescence lifetime imaging microscopy (FLIM). By fitting the fluorescence lifetime histograms with a multicomponent decay model, FRET-FLIM allows (semi-)quantitative estimation of the fraction of the SNARE complex formation at different vesicles. This protocol has been successfully applied to visualize SNARE complex formation at the plasma membrane and at endosomal compartments in mammalian cell lines and primary immune cells, and can be readily extended to study SNARE functions at other organelles in animal, plant, and fungal cells.

This protocol describes a new method allowing for the quantitative visualization of complex formation of SNARE proteins, based on F&#246;rster resonance energy transfer, and fluorescence lifetime imaging microscopy.

Visualizing intracellulare rullante traffico da fluorescenza Lifetime Imaging microscopia

Soluble N-ethylmaleimide sensitive fusion protein (NSF) attachment protein receptor (SNARE) proteins are key for membrane trafficking, as they catalyze ...

Zika Virus Specific Diagnostic Epitope Discovery

High-density peptide microarrays allow screening of more than six thousand peptides on a single standard microscopy slide. This method can be applied for drug discovery, therapeutic target identification, and developing of diagnostics. Here, we present a protocol to discover specific Zika virus (ZIKV) diagnostic peptides using a high-density peptide microarray. A human serum sample validated for ZIKV infection was incubated with a high-density peptide microarray containing the entire ZIKV protein translated into 3,423 unique 15 linear amino acid (aa) residues with a 14-aa residue overlap printed in duplicate. Staining with different secondary antibodies within the same array, we detected peptides that bind to Immunoglobulin M (IgM) and Immunoglobulin G (IgG) antibodies present in serum. These peptides were selected for further validation experiments. In this protocol, we describe the strategy followed to design, process, and analyze a high-density peptide microarray.

In this protocol, we describe a technique to discover Zika virus specific diagnostic peptides using a high-density peptide microarray. This protocol can readly be adapted for other emerging infectious diseases.

Virus di Zika specifico diagnostico dell'epitopo Discovery

High-density peptide microarrays allow screening of more than six thousand peptides on a single standard microscopy slide. This method can be applied for ...